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Cyberpunk 2077 - prova

Cyberpunk non è solamente l'universo immaginato da Mike Pondsmith, così come non si risolve nel videogioco di CD Projekt RED. È anche lo sprawl di William Gibson, la decadente periferia delle megalopoli, è la matrice di Bruce Sterling, è il primo contatto con il cyberspazio, la paura della tecnocrazia, è il mondo degli emarginati e degli innesti artificiali. Cyberpunk è tutto ciò che accade nel cuore della distopia, all'ombra delle zaibatsu, là dove la realtà si mescola con il piano virtuale, là dove l'uomo diventa sempre meno umano.



Siete pronti, Samurai? Allacciate bene le cinture perché oggi, dopo ben sette anni di aspettative e un termometro dell'hype ormai giunto a livelli critici, ci tufferemo in una folle corsa per le strade di Night City, raccontandovi il nostro primo trip psichedelico nell'universo di Cyberpunk 2077.



Come potrebbe dire Morpheus in una qualsiasi scena di Matrix, tutto comincia da una scelta. E quella scelta, nei confini della città fondata dal magnate Richard Night, è molto semplice: chi siete veramente? Magari vi sentite degli Street Kid, ragazzi cresciuti all'ombra dei palazzi delle megacorporazioni, diventati qualcuno solamente nei vicoli più sporchi dei sobborghi, grandi conoscitori del sottobosco criminale che si annida nelle discoteche meno esclusive di Heywood.



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25 giugno 2020 alle 18:40