1971 Project Helios - recensione
Il genere dei giochi tattici in stile X-Com sta attraversando quella che può essere definita un'età dell'oro. Sviluppatori e publisher si sono accorti che ha potenzialità per centinaia di migliaia di copie (se non milioni), grazie a titoli che sanno portare scelte tattiche interessanti, progressione significativa dei personaggi e un certo senso di appartenenza per le vicende trattate e le personalità coinvolte.
I tentativi di innovare e allo stesso tempo imitare, prendendo come riferimento proprio X-Com, si stanno moltiplicando ma il risultato è tutt'altro che garantito. Se lo stesso Julian Gollop, creatore della serie, fatica con il suo Phoenix Point a riscuotere un successo unanime... beh è chiaro che la barra è stata impostata molto in alto e che il compito è decisamente arduo.
1971 Project Helios è un interessante tentativo in questa direzione fatto dagli spagnoli Recotechnology. L'ambientazione è un mondo post-apocalittico congelato di cui ci è dato di sapere molto poco all'inizio dell'avventura. Tutto quello che sappiamo è che le speranze di riportare il mondo che abitiamo ai fasti pre-apocalisse sono in mano a un non meglio definito scienziato che stava lavorando, appunto, su questo progetto chiamato Project Helios. 'Stava' perché suddetto scienziato è stato rapito da una organizzazione paramilitare e starà a noi intraprendere il viaggio per liberarlo.
