Assassin's Creed Valhalla vittima della 'misoginia' di Ubisoft? Eivor donna snobbata fino all'ultimo
Da alcuni giorni stiamo parlando del caso Ubisoft; il vaso di Pandora scoperchiato da Jason Schreier di Bloomberg ha riversato una serie di accuse di alcuni ex dipendenti della società sul sistema misogino e sessista presente all'interno dell'azienda.
Come vi avevamo riportato qualche giorno fa, il report di Bloomberg afferma come la società si sia messa di traverso per inserire personaggi femminili all'interno di Assassin's Creed Syndicate, Origins e Odyssey: il motivo? Per Ubisoft, le donne "non avrebbero venduto" quanto i personaggi maschili. Secondo quanto riferito, la sceneggiatura di Syndicate originariamente dava lo stesso tempo sulla scena a Jacob ed Evie Frye, ma in seguito sono state apportate modifiche per includere più scene di Jacob. Lo stesso per quanto riguarda Origins, il cui piano originale era quello di mostrare il personaggio principale Bayek ferito, o ucciso, all'inizio del gioco, con sua moglie Aya che diventava così l'eroe dopo quell'evento. Ovviamente niente di tutto questo si è poi concretizzato, ma adesso stanno emergendo nuovi dettagli a riguardo.
Marie Jasmin, ex dipendente di Ubisoft, ha utilizzato Twitter per confidarsi e parlare dei giorni in cui lavorava per la società, affermando inoltre che per Assassin's Creed Valhalla si è utilizzato più o meno lo stesso trattamento dei precedenti giochi, considerando praticamente nulla la controparte femminile di Eivor. "Ho lavorato nello studio di Montreal da Assassin's Creed 2 ad Origins e i capi di Ubisoft dicevano che 'le donne non vendono' OGNI.SINGOLA.VOLTA" riporta Jasmin. "Sono grata ai dipendenti di Ubisoft Quebec che hanno lottato con le unghie e con i denti per aver fatto inserire Evie e Kassandra. Tuttavia in precedenza si sono perse molte battaglie a riguardo".
