Hyper Scape - Stagione 1: Il Primo Principio - recensione
Ciò che rende così affascinante il mondo dei videogiochi è la sua costante mutabilità, il fatto che ciclicamente arrivi un nuovo trend a sconvolgere il panorama. È stato il caso dei MOBA con il fenomeno League of Legends, dei trading card game con Hearthstone e Magic Arena, degli AutoBattler come TeamFight Tactics e, soprattutto, dei Battle Royale che ormai da anni monopolizzano l'attenzione del pubblico interessato alle competizioni virtuali.
Lo sfolgorante successo di PUBG e Fortnite, infatti, ha spinto tutti i più grandi esponenti dell'industria a produrre la propria personale interpretazione del genere per tentare di ottenere una fetta di questo remunerativo mercato. I risultati tuttavia non sono sempre stati dei migliori. C'è chi è riuscito a conquistare buone porzioni di pubblico come EA con il suo Apex Legends o Activision con Call of Duty: Warzone ma ci sono stati anche rovinosi fallimenti come Radical Heights, Realm Royale, The Culling 2, la modalità Battle Royale di Counter Strike e tantissimi altri.
Non basta dunque sviluppare un titolo appartenente a questa categoria per raggiungere automaticamente fama e fortuna, è necessario anche proporre delle soluzioni di gameplay capaci di stimolare il giocatore al pensiero laterale e, soprattutto, di distinguere il gioco dalla massa di agguerriti concorrenti.
