Metamorphosis - recensione
Metamorphosis è un videogioco indipendente molto particolare, forse non rivoluzionario nelle sue meccaniche base ma che, grazie alla sua forte ispirazione ai romanzi di Franz Kafka, riesce a offrire un'esperienza narrativa molto curata, piena di citazioni e reinterpretazioni che i lettori dell'autore apprezzeranno senza ombra di dubbio.
Si tratta a tutti gli effetti di un acuto crossover fra diverse opere di Kafka, principalmente Il Processo, Il Castello e, ovviamente, La Metamorfosi. Buona parte dei personaggi presenti o citati durante la storia hanno gli stessi nomi delle controparti cartacee e vivranno avventure e disavventure molto simili, sapientemente incrociate per creare una storia originale, ancora carica di surrealismo magico e una leggera, ma non troppo, satira sociale.
In quanto protagonista dell'omonimo romanzo di Kafka, il personaggio controllato dal giocatore si chiama ovviamente Gregor Samsa. Trasformato inspiegabilmente in insetto dopo una notte brava in compagnia del suo amico Joseph K. (a sua volta, protagonista de Il Processo), viene contattato dalla misteriosa Tower, che gli offrirà l'opportunità di tornare alla sua forma umana, a patto di lavorare per loro.
