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The Outer Worlds: Pericolo su Gorgone - recensione

"It's not the best choice. It's Spacer's Choice". Se avete giocato a The Outer Worlds, questa musichetta sicuramente riecheggia ancora nella vostra testa. Se invece non lo conosceste, stiamo parlando dell'action RPG sviluppato da Obsidian Entertainment, annunciato a sorpresa nel 2018 e pubblicato solamente lo scorso anno. A quasi un anno di distanza arriva Pericolo su Gorgone, il primo di due DLC che andranno a espanderne l'universo narrativo.



Uno dei limiti del gioco base era l'impossibilità di continuare la partita una volta che si completava l'ultima missione. Purtroppo ciò è rimasto invariato, dunque volendo salpare ancora una volta a bordo dell'Inaffidabile, bisognerà necessariamente recuperare un salvataggio antecedente all'inizio della missione conclusiva. A parte ciò, per dare il via agli eventi, basterà navigare verso una qualsiasi destinazione e, al nostro arrivo, ADA ci avviserà di una comunicazione in entrata.



Dall'altro lato c'è un corriere, che molto semplicemente ci comunica di averci consegnato un pacco. Al suo interno però troviamo qualcosa di decisamente inaspettato, ossia una mano umana attaccata a un registratore vocale. La mano sembrerebbe appartenere a un certo Lucky Montoya che con le sue ultime parole ci parla del misterioso pianeta di Gorgone e di un incarico che aveva tra le mani. Decidiamo dunque di voler approfondire la questione e ci dirigiamo presso il pianeta designato, facendo rotta verso il Maniero Ambrose. Sebbene questa sfarzosa villa dia l'idea di essere abbandonata, al suo interno troviamo un'altra persona, Wilhelmina Ambrose, detta Minnie.



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9 settembre 2020 alle 18:11