Serious Sam 4 - recensione
Esattamente come nel cinema, anche il mondo dei videogiochi può vantare delle vere e proprie icone del genere action. Se su pellicola abbiamo, ad esempio, Arnold Schwarzenegger con il suo Terminator o Sylvester Stallone alias John Rambo, sui nostri PC e console abbiamo potuto ammirare le gesta di personaggi leggendari come Duke Nukem, Gordon Freeman, il Doom Slayer, BJ Blazkowicz e tanti altri. In ciascuno di questi casi, siamo di fronte all'archetipo dell'eroe d'azione senza macchia e senza paura che non piega la testa nemmeno di fronte al più implacabile degli avversari per il bene dell'intera razza umana.
Sebbene possa sembrare una caratterizzazione alquanto banale dato che la narrativa dei videogiochi si è evoluta parecchio nel corso degli anni, è innegabile che alcuni di questi protagonisti siano rimasti impressi a fuoco nella mente di milioni di giocatori. Non dovrebbe stupire, quindi, che i detentori dei diritti su nomi così importanti tentino ciclicamente di riportare in auge i beniamini confezionando remake, sequel, remastered e quant'altro per fare leva sul fattore nostalgia dei vecchi giocatori e cercare di catturare l'attenzione dei nuovi.
Dopo aver assistito al ritorno del Duca nel famigerato e infausto Duke Nukem: Forever o a quello ben più riuscito dello Slayer in Doom e Doom: Eternal, è arrivato il momento di dare il bentornato a un'altra icona degli shooter in prima persona dei primi anni 2000, ovvero Serious Sam, il carismatico e triviale action-man della più famosa saga di Croteam che sta per fare il suo glorioso ritorno su PC e Stadia con un nuovo ed esplosivo capitolo della serie principale.
