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Flight Simulator 2020: guida alle impostazioni grafiche per bilanciare le prestazioni e una grafica next-gen - arti

Microsoft Flight Simulator rappresenta senza dubbio il nostro primo sguardo all'esperienza gaming next-gen. L'asticella della qualità visiva si è innalzata e le inevitabili comparative con Crysis in qualità di killer dei sistemi non sono prive di fondamento. Mettiamola così: riuscire a mantenere i 60fps con le impostazioni next-gen del gioco richiede un hardware estremo. Infatti, abbiamo mantenuto un sistema composto da Ryzen 9 3900X con una RTX 2080 Ti per due anni, facendo girare praticamente qualsiasi gioco in maniera eccellente; ma anche con delle impostazioni ottimizzate, riteniamo che un upgrade all'hardware di questo sistema high-end potrebbe migliorare sensibilmente l'esperienza di Flight Simulator.



Prima di tutto, occorre spiegare i termini della sfida. Come ha fatto Crysis a suo tempo, i due preset più alti di Flight Simulator 2020 aggiungono un livello tale di precisione e distanza di rendering che gran parte dei PC non riescono a mantenere frame-rate sostenibili ad alte risoluzioni. E per capire il perché, abbiamo bisogno di comprendere come il gioco metta effettivamente in crisi l'hardware. Non prima però di aver analizzato ogni singola impostazione di Flight Simulator, in modo da renderci conto di quanto possiamo ridimensionare la grafica senza perdere l'esperienza visiva next-gen. Ottimizzare un gioco come questo normalmente sarebbe un'impresa titanica poiché offre talmente tanti scenari diversi e sistemi metereologici che non sarebbe possibile ottenere valori uniformi con ogni singola impostazione grafica. Inoltre il tutto ha nella distanza dal terreno un'altra variabile importante. Per fortuna, ci siamo aiutati con l'eccellente lavoro svolto sul gioco da Asobo Studio, che ha realizzato dei preset grafici dopo diversi test.



Iniziamo col dire che anche se avete un monitor ad alta risoluzione, non dovreste lesinare sull'utilizzo dello scaling della risoluzione. Se attivate il TAA come anti-aliasing, usare lo scaler di risoluzione consente anche il temporal upsampling, una tecnica che consente di iniettare informazioni sul fotogramma corrente prelevate da quelli precedenti, aumentando di conseguenza la qualità senza gravare sulle risorse. Questo scala con la dimensione dello schermo. Abbiamo riscontrato che utilizzare l'80% della risoluzione nativa su un display 4K ha restituito un'immagine molto simile a quella nativa 4K, ma per ottenere un risultato paragonabile su schermi 1400p serve salire al 90%. Su schermi 1080p, invece non consigliamo di utilizzare lo scaling della risoluzione, meglio stare al 100%.



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10 ottobre 2020 alle 13:01