NBA 2K21 - recensione
La pandemia del COVID-19 sta stravolgendo le nostre esistenze, il modo in cui interagiamo socialmente, e ci sta negando cose che davamo ormai per scontate. Non si può uscire per via del lockdown? Bene, almeno guardiamo il basket NBA in TV. Manco a parlarne.
La pandemia ha colpito duramente anche la lega professionistica di basket americana interrompendo per mesi la stagione regolare, salvo farla tornare poi nella formula surreale del "Bubble", un villaggio da cui i giocatori non possono uscire fintanto che giocano, con una inevitabile diluizione della collaudata tabella di marcia.
Se finora le due stagioni del lockout erano state le più strane, quella del 2020 le batte di netto. Niente pubblico, niente trasferte e Finals che si protraggono fino a ottobre, quando normalmente dovremmo essere in piena pre-season. E così, ci ritroviamo a giocare a NBA 2K21 mentre è ancora in gioco la stagione precedente. Bizzarro e surreale. Ma passiamo al videogame.
