Foregone - recensione
Nel feroce turbinio di notizie, voci e critiche che sta caratterizzando questa parte finale del 2020 videoludico, può capitare che alcuni giochi poco noti passino sotto silenzio. Nel caso di Foregone questa possibilità è molto concreta in quanto la sua uscita su console coincide proprio con il periodo pre-lancio delle nuove console. Ecco quindi il nostro consiglio: non perdetelo di vista!
Molti di voi probabilmente non l'hanno mai sentito nominare. Foregone è il primo titolo di spicco di Big Blue Bubble, team londinese in attività da ben 18 anni ma specializzatosi finora in prodotti per il mercato mobile. Il genere di appartenenza è quello degli action-platform ma in Foregone sono molte le anime fuse tra loro, che danno vita ad uno stuzzicante Souls-like in stile metroidvania con spiccati elementi da looter-roguelike. Insomma un bel fritto misto che risulta dannatamente gustoso.
La qualità artistica è sicuramente la prima cosa che colpisce in Foregone. Scenari e personaggi disegnati con una fantastica pixel-art si muovono su schermo con animazioni incredibilmente fluide. L'impatto visivo è stato molto simile a quello avuto qualche tempo fa con Dead Cells, ma qui siamo su un livello qualitativo ancora più alto. Di momenti "WOW" ne incontrerete molti ma vi consigliamo di non distrarvi troppo perché dopo un inizio abbastanza morbido, utile a prendere confidenza con storia, scenari e controlli, le cose inizieranno subito a farsi dannatamente più difficili.
