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Immortal Realms: Vampire Wars – Recensione

Nel mondo videoludico, esattamente come in quello cinematografico e letterario, la tematica dei vampiri è stata sviscerata in ogni sua forma, soprattutto verso la fine degli anni novanta e nei primi dieci anni del nuovo millennio. Inizialmente venivano rappresentati quasi esclusivamente con le caratteristiche del classico Dracula, cioè come discendenti di casate nobili, tetri, rinchiusi in castelli e bramosi di sangue. Col passare degli anni la figura del vampiro ha subito modifiche sempre più evidenti, passando per gli eroi diurni che combattono contro esemplari della loro stessa specie, ed arrivando a quelli più pacifici e che desiderano ottenere solamente l'amore di una ragazza umana. Negli ultimi anni, però, si sta tornando alle origini; gli autori, infatti, prediligono descrivere i vampiri come esseri notturni dai poteri straordinari ed avidi di sangue, proprio come accaduto in Vampyr. Gli autori di Immortal Realms: Vampire Wars hanno voluto riassumere le caratteristiche più iconiche di questi mitologici mostri delle tenebre, creando una videogioco strategico che ha come protagonisti tre diverse fazioni di vampiri, tutte rappresentate con background ed abilità uniche e diversificate ed inserite in un'ambientazione horror fantasy davvero ben riuscita.



Tre famiglie, un unico obiettivo



Immortal Realms: Vampire Wars dispone di tre diverse modalità di gioco, ma la più corposa è sicuramente la principale in cui vengono narrati gli intrecci delle tre famiglie di vampiri protagoniste attraverso quattro lunghi atti per ognuna di esse. In un mondo in cui regna una pace apparente e governato da Vlad e Cecilia Dracul, i più simili allo stereotipo del vampiro classico, quello che sembra essere solo un moto di ribellione isolato dettato dalla stupidità umana, è in realtà la miccia che accende l'incendio della guerra tra le famiglie per conquistare il Trono di Sangue, posizione di rilievo che garantisce la dominazione assoluta sugli altri vampiri.



Attraverso una narrazione semplice, ma efficace grazie alla sua suddivisione in atti raccontati da diversi punti di vista, il videogioco permette di rivelare gradualmente e a volte a posteriori, le vere intenzioni che si nascondono dietro le azioni dei protagonisti. Dapprima si dovranno affrontare le missioni relative alla famiglia Dracul e solamente dopo aver terminato le vicende dei Moroia, esseri provenienti dal gelido nord dell'Esain ed esperti di magia oscura, si potrà far luce sui misteri che aleggiano sul mondo di gioco attraverso gli atti dedicati alla famiglia Nosfernus, un clan formato principalmente da vampiri bestiali, negromanti e cultisti.



Oltre alla campagna principale, sono presenti anche le modalità di gioco Sandbox e Schermaglia. La prima permette di scegliere il proprio obiettivo, quindi può essere usata per affinare maggiormente le abilità non correlate esclusivamente ai combattimenti, come la raccolta e la gestione delle proprie risorse. La seconda, invece, è incentrata principalmente sulle abilità in battaglia e consente ai videogiocatori di creare campi di lotta sempre diversificati in cui provare numerosi Lord da controllare e da affrontare, con le relative truppe a seguito.



E' tempo di giocare a carte con le proprie truppe



Prima di intraprendere qualsiasi modalità di gioco è altamente consigliato di imparare le meccaniche di Immortal Realms: Vampire Wars attraverso il tutorial poichè esse non sono così intuitive senza delle spiegazioni ad hoc. Proprio come mostrato dal tutorial stesso, il gameplay può essere suddiviso principalmente in due fasi: la prima, quella in cui sviluppare la potenza delle proprie unità, è dedicata all'esplorazione, in cui si potranno muovere le proprie truppe da una zona all'altra dell'ambientazione rispettando un semplice conteggio di punti azione. Attraverso il Sangue, l'unica moneta di scambio presente nel gioco e ricaricabile sfamandosi con gli umani presenti nei villaggi, si potranno arruolare diverse tipologie di combattenti, acquistare equipaggiamenti per il proprio Lord, comprare ed attivare speciali carte che donano numerosi bonus al proprio esercito tra cui l'aumento dei punti azioni o la rigenerazione della vita. Esse garantiscono al gameplay quel tocco di novità che ogni gioco di strategia dovrebbe avere per non affidarsi solamente alle meccaniche standard del genere ed offrono un numeroso ventaglio di strategie grazie alla loro distribuzione casuale e diversificata ad ogni missione.



La seconda fase di gioco è quella dei combattimenti e si attiva ogniqualvolta si entra in contatto con un gruppo di nemici. Le battaglie si svolgono in ambienti sviluppati a scacchiera che presentano delle zone bonus, utili per potenziare le proprie truppe; i videogiocatori dovranno muovere i propri combattenti proprio come se fossero dei pezzi degli scacchi per disporli in punti strategici e sfruttare al meglio le loro singole abilità (ad esempio è sempre consigliato lasciare nelle retrovie gli arcieri, magari protetti da un'unità difensiva). Ancora una volta, è la meccanica delle carte a dare al gameplay quella ventata d'aria fresca di cui ha bisogno; infatti, ogni Lord ha nel suo arsenale un numero prestabilito di carte-abilità che può utilizzare durante gli scontri consumando il proprio mana e che gli garantiscono un potere difensivo ed offensivo che supera di gran lunga quello degli alleati e degli avversari. Di conseguenza, il vero punto debole dei combattimenti è la discrepanza di forza tra i Lord e qualsiasi altra truppa: molto spesso le unità di supporto non garantiscono un effettivo e concreto aiuto per portare a casa la vittoria, ma fungono quasi esclusivamente da carne da macello in attesa dell'arrivo del Lord, obbligando così i videogiocatori a creare delle strategie Lord-dipendenti.



Un ultimo elemento che dona al titolo una componente di novità rispetto ai classici giochi strategici a turni è quella dell'Eredità. Quest'ultima non è altro che un albero delle abilità che si sblocca dopo aver ottenuto esperienza in seguito ad una vittoria contro un esercito nemico o dopo aver conquistato un territorio disabitato. Attraverso l'ottenimento di punti Eredità è quindi possibile acquistare bonus passivi ed attivi, come ad esempio la rigenerazione automatica di Sangue e l'aumento delle statistiche del proprio Lord o delle unità di supporto, utili sia durante la fase di esplorazione sia durante le battaglie.

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14 ottobre 2020 alle 17:10

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