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Immortal Realms: Vampire Wars - recensione

Il genere strategico, se si dovesse identificare una tendenza degli ultimi anni, sarebbe da considerarsi decisamente tendente al tempo reale. Certo la strategia a turni è tutt'altro che morta, ma il numero di produzioni del genere strategico che scelgono di dare ai giocatori il controllo in tempo reale si sta facendo preponderante. Sarà un fatto legato alle nuove generazioni che approcciano i giochi di strategia, ma i turni sono probabilmente destinati, lentamente, a diventare marginali. Fino a quel giorno, però, continuiamo a recensire volentieri nuovi titoli basati su strutture a turni.



A questo giro tocca a Immortal Realms: Vampire Wars, uno strategico a turni ambientato in un mondo popolato da vampiri e creature magiche fantasy assortite. Non c'è alcun IP o brand di riferimento, ma la semplice fantasia degli sviluppatori che ha dato vita a un mondo originale in cui il sangue è la risorsa principale per portare avanti i propri progetti di conquista e dominio. Registriamo quindi una certa originalità nell'ambientazione visto che, a nostra memoria, non ricordiamo uno strategico a turni con un'ambientazione di questo tipo.



Immortal Realms: Vampire Wars (d'ora in poi solo 'Immortal Realms') offre al giocatore un gameplay su due livelli. Il primo livello è quello della gestione strategica sulla mappa di gioco. Qui il territorio è diviso in regioni discrete; alcune regioni sono vuote e altre hanno edifici in grado di offrire scelte di vario tipo. Le tre fazioni in gioco si muovono con i propri eserciti di regione in regione spendendo punti-azione; questi punti-azione possono essere usati anche per sfruttare gli edifici. Tra le abilità delle diverse località c'è la possibilità di sterminare un villaggio per ottenere sangue (!), arruolare unità nei castelli, acquistare armi e armature presso i fabbri e comprare carte nelle biblioteche.



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19 ottobre 2020 alle 10:11