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Assassin's Creed Valhalla ha un riferimento al Coronavirus

Il Coronavirus, altrimenti noto come COVID-19, è il virus che ha gettato il mondo in una pandemia, causando lockdown, angoscia e costringendo tutte le nostre amate conferenze sui videogiochi a essere rinviate o completamente cancellate. Tuttavia, Assassin's Creed Valhalla potrebbe essere il primo gioco AAA a menzionare al suo interno il COVID-19.



I giocatori assumono il ruolo di Eivor, un vichingo (o una vichinga) che viaggia in Inghilterra per ricominciare da capo. Ma come con tutti i titoli della serie, i segmenti dell'Animus giocano un ruolo fondamentale nella storia; così troviamo Layla che si prende una pausa dall'Animus che consente lei di viaggiare nel passato e impersonare Eivor.



Questi momenti di solito offrono anche un po' di esplorazione nel mondo moderno e, nel caso del Valhalla, è possibile camminare per la casa. E analogamente ad altri giochi, c'è un laptop che vi permette di rovistare tra cartelle, file ed e-mail. In un'e-mail, Layla risponde a Rami Hassan dicendo: "Non ho il Covid, no". È ovviamente un riferimento molto minore, ma è sembrato sia strano che interessante inserire un riferimento che non è solo rilevante ma ancora in corso nel mondo reale.



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9 novembre 2020 alle 20:41