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Visage - recensione

Immaginate di essere nella Sala Conferenze della Gamescom del 2014. Immaginate di stare assistendo alla presentazione di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, entusiasti di stare per giocare alla nuova avventura di Big Boss ideata da Hideo Kojima. Immaginate, ora, che lo schermo diventi improvvisamente scuro e che venga proiettato il nome di una software house totalmente sconosciuta, probabilmente al debutto assoluto nell'industria videoludica: 7780s Studio. Il trailer inizia, un sottofondo musicale suonato al pianoforte richiama qualcosa alla mente ma siete confusi da quello che state vedendo, non riuscite a capire cosa sia.



Un uomo si muove lentamente tra le strade di una cittadina deserta abbracciata da una fitta coltre di nebbia. 'Riuscirete a decifrare l'enigma?' recita una scritta di colore rosso acceso, per poi lasciare spazio alla frase 'il primo teaser interattivo della storia'. Quella stessa sera, dopo l'evento, questo teaser giocabile di un progetto non meglio identificato, viene rilasciato sul marketplace digitale di Sony con il nome di 'P.T.' ed attira immediatamente l'attenzione di milioni di giocatori da tutto il mondo, intenzionati a scoprirne la vera natura, a portare alla luce tutti i suoi segreti.



Come spesso accade in questi casi, il mistero non è rimasto tale a lungo. Grazie agli sforzi combinati di giocatori, giornalisti e YouTuber, la verità è venuta rapidamente a galla e si è rivelata molto più sconvolgente di quanto ci si potesse aspettare. L'imperscrutabile P.T. non era altro che un assaggio di Silent Hills, il nuovo capitolo della leggendaria saga horror di Konami diretto dal papà di Metal Gear, Hideo Kojima, e dal celebre regista Guillermo del Toro con la partecipazione dell'attore Norman Reedus.



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11 novembre 2020 alle 12:11