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Devil May Cry 5: Special Edition - il primo confronto tra PS5 e Xbox Series X

Ci siamo, finalmente. Da quando Microsoft e Sony hanno rivelato le specifiche hardware di Xbox Series X e PlayStation 5, la discussione su quale fosse la “più potente” è impazzata: quanto avrebbero influito sul gameplay le differenze in termini di teraflop, velocità di clock e ampiezza di banda della memoria? Bene, oggi abbiamo il nostro primo vero assaggio di un confronto tra le due macchine grazie a Devil May Cry 5: Special Edition, titolo di Capcom che ci è arrivato in entrambe le versioni negli scorsi giorni. Sul fronte delle caratteristiche sembra che le due edizioni siano sullo stesso livello, quindi si tratta di un punto di partenza perfetto per far scattare i benchmark. Insomma, quale console è la più veloce?



Prima di tutto un'inevitabile precisazione: questo è un test preliminare. Devil May Cry 5: Special Edition è di fatto un gioco cross-gen, una versione potenziata di un titolo già disponibile su PlayStation 4 e Xbox One. Inoltre, da varie chiacchierate con gli sviluppatori, sappiamo che centrare la finestra di lancio non è stato facile, specialmente sul fronte Xbox, dove in parecchi hanno parlato di difficoltà nel migrare l'ambiente di sviluppo. Addirittura, Capcom inizialmente aveva pensato di togliere il supporto al ray tracing dalla versione Xbox Series X, ma alla fine anche su questo fronte c'è parità: lo hanno entrambe.



Detto questo, DMC5 sembra avere le carte in regola per essere un ottimo campo di battaglia per le prestazioni, visto che contiene diverse modalità di rendering identiche nelle due versioni. Già il fatto che ci sia tanta uguaglianza è segnale di una Capcom sicura di non dover preparare soluzioni specifiche per una delle due console, e di specifiche simili capaci di gestire le stesse impostazioni di risoluzione. Anche sul fronte del rendering ci sono più modalità: una a 4K nativi, due modalità ray tracing ottimizzate per prestazioni o qualità, e una modalità ad alta frequenza per giocare a 120Hz. In più, giocando su uno schermo a 120Hz, tutte modalità hanno il frame-rate sbloccato, quindi c'è la possibilità di rompere il muro dei 60fps. Diciamo che praticamente abbiamo un benchmark per le mani.



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12 novembre 2020 alle 11:31