Caso Ibrahimović: per EA Sports è un tentativo di includere FIFA 21 in una disputa fra terze parti
Il caso legato a Zlatan Ibrahimović e ai suoi diritti di immagine è ormai scoppiato e non sembra volersi placare con tanta facilità. L'uscita allo scoperto dello svedese potrebbe essere, in realtà, l'inizio di una battaglia legale molto più grande, mossa da circa trecento calciatori pronti a fare guerra a FIFPro.
Dopo l'ultimo comunicato, EA Sports è intervenuta nuovamente rispondendo in maniera ancora più specifica. La nuova dichiarazione ufficiale rilasciata, conferma in maniera inequivocabile il possesso dei diritti per includere le sembianze di tutti i calciatori attualmente presenti nel gioco. In particolare: “In merito alle recenti discussioni sulle licenze dei giocatori in EA Sports FIFA, ciò che sta avvenendo sui social media è un tentativo di coinvolgere FIFA 21 in una disputa tra una serie di terze parti che ha poco a che fare con EA Sports. Per essere estremamente chiari, abbiamo i diritti contrattuali di includere le sembianze di tutti i giocatori attualmente presenti nel nostro gioco. Come già affermato, acquisiamo queste licenze direttamente da campionati, squadre e singoli giocatori. Inoltre, lavoriamo con FIFPro per assicurarci di poter includere quanti più giocatori possibili per creare il gioco di calcio più autentico. Nei casi sollevati, i nostri diritti sulle sembianze dei giocatori sono concessi attraverso il nostro accordo con l'AC Milan e la nostra partnership esclusiva di lunga data con la Premier League, che include tutti i giocatori del Tottenham Hotspur”.
