Empire of Sin - recensione
Romero Games è la nona azienda fondata dall'ormai leggendario John Romero, la prima in cui lavora con la moglie Brenda (che è lead developer nel progetto); Romero Games è anche un piccolo team di sviluppatori indie con diversi giochi al loro attivo. Insomma, quarant'anni di esperienza della famiglia Romero unita a un team di sviluppatori appassionati, talentuosi ed esperti.
Tutto questo, unito a quanto mostrato dal gioco nei mesi precedenti, ha stuzzicato non poco le fantasie e le aspettative degli appassionati di giochi strategici e tattici. Altro motivo di curiosità e aspettative è il fatto che il tema "gangster" non è mai stato sfruttato a dovere nel genere strategico; il recente Omerta si è rivelato ben poca cosa, e il più antico Gangsters (prodotto da Eidos nel 1998) era un ricettacolo di ottime idee implementate in maniera farraginosa e, a tratti, ingiocabile.
I Romero Games sembra siano partiti proprio da qui, da Gangsters, per portarci una versione non solo aggiornata a livello tecnologico, ma anche riveduta, corretta e arricchita nelle meccaniche di gameplay. L'idea di base è quella di mettere il giocatore nei panni di un boss malavitoso nella Chicago dell'era del proibizionismo e dargli completa libertà strategica e tattica. Questo vuol dire che Empire of Sin ha una natura che sposa più generi.
