I giochi dell'anno: Hades
Bastion, Transistor, Pyre e Hades. Quante software house possono sfoggiare 4 titoli di questa qualità in appena 11 anni di vita? La maggior parte delle persone non li giocherà mai in tutta la propria esistenza ma devo ammettere che la vera domanda che mi ossessiona è un'altra: perché ci è voluto così tanto per la definitiva consacrazione "mainstream" di Supergiant Games?
Se si va oltre The Last of Us: Parte II, che con 99 premi sembra gareggiare in un'altra categoria, Hades è il gioco con più Game of the Year (27) di questo 2020. Meglio di Ghost of Tsushima, Animal Crossing: New Horizons, Final Fantasy VII Remake e altri grandi AAA decisamente più blasonati. Bastion, Transistor e Pyre non si avvicinano neanche lontanamente a questa ondata di lodi sperticate, nemmeno sommando tutti i riconoscimenti.
Dimostrando che i roguelite possono regalare anche una narrazione molto varia e appassionante per decine di ore, il team californiano non ha sfidato solo i dogmi di un genere ma anche se stesso, accettando di uscire dalla propria zona di comfort per narrare l'avventura di Zagreus e la sua fuga, o quanto meno il tentativo, dall'Ade.
