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Natale e Capodanno in Animal Crossing

I gesti di ogni videogiocatore sono tanti piccoli rituali. Inserire il gioco nel lettore e impugnare il joypad. La visione dei loghi pubblicitari prima del menù di avvio. Il giro di craft e buff prima di affrontare un raid impegnativo. L'attento controllo delle opzioni e degli hardware utilizzati. L'apertura e chiusura di uno streaming. Ma può anche essere qualcosa di più personale: dal controllo della friendlist alla gestione dell'inventario.



Animal Crossing è la somma di queste abitudini, è un videogioco fatto di ritualità quasi sacra. Si comincia col controllare la posta, si continua con la raccolta di frutta, fossili, insetti. Si va avanti con la compra-vendita di rape, con il continuo rapportarsi con quel Tom Nook "senza scrupoli" che vorrebbe che il mutuo del Villager non si estinguesse mai. Si finisce con l'attesa dei giorni in cui qualche NPC particolare possa venderci le rarità di cui abbiamo bisogno.



Animal Crossing è un appuntamento giornaliero e inevitabile: per qualcuno è delicato e intenso come potare un giardino, per qualcun altro breve come aprire le tende per far entrare la luce del sole. Ogni giocatore si lascia condurre da una sequenza di azioni inevitabile, ma è libero di imporre il proprio gusto estetico, il proprio ritmo, il proprio respiro.



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1 gennaio 2021 alle 10:50