Super Meat Boy Forever - recensione
Dieci anni, un'era geologica fa, quanto meno per il nostro hobby preferito. E nel caso non conosceste il celebre platform Super Meat Boy, le pagine del web rivelano che fu apprezzato soprattutto dagli hardcore gamer vecchio stampo, attirati per il suo level design intricato ma divertente, nonché capace di fondere uno stile irriverente e una difficoltà impegnativa in un concentrato di fallimenti a profusione.
C'è da dire però che in questo lasso di tempo non siamo rimasti a bocca asciutta, considerate le varie alternative che il genere platform è stato in grado di proporci. E se ci siamo crogiolati vivendo altri titoli del medesimo stampo, è perché ancora non avevamo tra le mani Super Meat Boy Forever, prosieguo diretto del celeberrimo primo episodio dello sviluppatore Team Meat.
In Super Meat Boy Forever vestiamo nuovamente i panni del Meat Boy, che si ritrova a salvare suo figlio dalle grinfie del Dr Fetus, un feto tutt'altro che amichevole di cui conosciamo la crudeltà poiché in passato rapì l'amata Bandage Girl. Insomma, in dieci anni il nostro protagonista ha tirato su famiglia, mentre il suo rivale preparava la sua vendetta come il peggior cattivo di un film Disney Pixar.
