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Bonds of the Skies – Recensione

Il piano di KEMCO di conquistare il mondo a suon di giochi di ruolo con grafica retrò sembra proseguire a gonfie vele. Oggi vi parliamo di Bonds of the Skies, opera che parla di demoni, di divinità e di un orfano pronto a diventare un eroe. Ecco la nostra recensione.



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Nemmeno il tempo di digerire le mirabolanti avventure di Sephirothic Stories, titolo che non ci ha lasciato davvero nulla, ed eccoci pronti a lanciarci in un nuovo fantastico gioco di ruolo. Per l'occasione il team di Hit-Point ha deciso di rispolverare il buon vecchio libro dei cliché degli RPG, infarcendo il suo Bonds of the Skies di una serie di luoghi comuni.



Il mondo di Riktilde ha venerato per secoli i Grimoa, entità divine dotate d'incredibili poteri, costruendo statue votive, pregandoli e tramandandone la leggenda. Con il passare degli anni, però, queste storie hanno assunto sempre più la connotazione di fiabe, tanto che questi dei sono stati dimenticati e hanno perso il loro potere. Tutto questo cambia quando Eli, un giovane orfano della città di Dragonika, si trova a difendere il suo villaggio dall'attacco di una misteriosa entità e stringe un'alleanza con Nogard, il Grimoa dell'aria. Inizia così il viaggio di Bonds of Skies, un'avventura in cui il nostro eroe incontrerà personaggi incredibili e proverà a salvare il mondo.



Un drago per amico



Bonds of the Skies si apre con un breve tutorial che spiega le basi del gioco. Si tratta né più né meno di un classico gioco di ruolo con visuale dall'alto, in cui si potranno esplorare una serie di città e di dungeon spostandosi su una mappa open world, il tutto affrontando una serie di nemici sempre più potenti in battaglie a turni.



Non si tratta di una novità assoluta, ma fa piacere constare che a differenza di altri titoli targati KEMCO ci siano alcuni elementi in grado d'intrattenere il videogiocatore, come un buon numero di abilità e soprattutto la possibilità di lottare in sinergia con i Grimoa per scatenare attacchi speciali ed equipaggiare nuovi poteri. Il gruppo di Eli si arricchirà poi di altri due personaggi, ognuno dei quali dotato di una sua arma specifica e di mosse dedicate, elemento che dovrebbe rendere almeno sulla carta le battaglie più tattiche e intense.

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19 gennaio 2021 alle 10:20

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