Curious Expedition 2 - recensione
In una scena divenuta un cult de I predatori dell'arca perduta, Indiana Jones raccoglieva un idolo d'oro da un tempio in rovina nella giungla, ben consapevole che razziare quel luogo avrebbe fatto scattare una serie di mortali trappole e fatto infuriare la popolazione locale.
Così come per il nostro adorato Indy, il dualismo tra rischi e opportunità è una vera costante del duro mestiere dell'esploratore, e non a caso è anche il tema centrale di un videogioco come Curious Expedition 2, un roguelike strategico a turni che dopo una fase di Early Access su Steam si appresta ora ad affrontare una release completa sulla piattaforma di distribuzione di Valve.
Sulle nostre pagine avevamo avuto modo di parlarvi del primo capitolo di questa serie, Curious Expedition, una vecchia e nota conoscenza per gli amanti del genere roguelike oltre che uno dei migliori indie del 2016. Nel gioco dello studio berlinese Maschinen-Mensch, realizzato con un delizioso stile grafico in pixel art che ricorda da vicino alcune storiche avventure di LucasArts, si affrontavano pericolose spedizioni in esotiche isole procedurali dove tra pericoli, tesori e cataclismi naturali solo i più scaltri riuscivano a tornare a casa con la stiva colma di bottino.
