Habroxia 2 – Recensione
Il tempo passa inesorabile, la tecnologia galoppa incessantemente e siamo agli albori di un'ennesima next-gen. Eppure, in tutto il mondo, molti videogiocatori sono ancora aggrappati al passato, reduci dei tempi d'oro delle sale giochi e dei cabinati a 8 bit. C'è il bisogno di ritornare al passato e accontentare i veterani degli anni Ottanta e Novanta, in particolare quella nicchia che adora gli sparatutto a scorrimento.
La software canadese Lyllimo Games, conosciuta grazie a Twin Breaker: A Sacred Symbols Adventure, e l'editore eastasiasoft (A Winter's Daydream, Concept Destruction), hanno prodotto Habroxia 2, una piccola, grande perla retrò dalle grandissime potenzialità. Non manca proprio nulla all'appello e siamo di fronte a una nuova era di videogiochi vecchio stile, sia su PlayStation 4 che su PlayStation Vita, quest'ultima resuscitata dopo un lungo periodo di magra sullo store.
Ritorno nello spazio
La trama di Habroxia 2 si sviluppa a seguito degli eventi narrati nel primo capitolo. Sabrina cavalca la sua fiammante astronave nello spazio aperto insieme al padre. E' la prima uscita ufficiale con un'astronave da battaglia, dotata di cannoni e di armi secondarie. Prendere confidenza con i comandi è necessario e non c'è tempo da perdere.
Un gigantesco gruppo di alieni ha preparato un'offensiva in tutti i pianeti della galassia circostanti e sarà proprio Sabrina che dovrà fermarli. I percorsi saranno innumerevoli, ma l'abilità della ragazza la porterà a percorrere tutte le strade e affrontare qualsiasi boss che si porrà di fronte a lei. E' una missione di vitale importanza e non ci sono alternative; l'obiettivo è sconfiggere le minacce aliene e salvare la vita di tutti gli abitanti della galassia.
Di astronavi e di alieni
Habroxia 2 è uno sparatutto a scorrimento dinamico, sia laterale che verticale, a due dimensioni. Il gameplay è basico e riporta quelle che sono le tipiche dinamiche di un cabinato da sala giochi. I comandi su console, che riflettono questa mentalità, propongono una gestione da twin-stick shooter, dove la levetta sinistra muove il personaggio mentre quella destra direziona e spara con l'arma primaria. In aggiunta al fuoco principale, esiste quello secondario che permette l'attivazione di una delle attività disponibili per liberarsi dai pericoli e dai nemici di fronte all'astronave. Un'altra possibilità per sferrare un attacco ai danni di boss e nemici è lo sfruttamento della spinta, un incremento temporaneo della velocità che rende invincibili. Quest'ultimo potrebbe aiutarci in casi estremi, come quando sarà necessario penetrare un muro invalicabile.
Questo interessante titolo prevede, almeno inizialmente, una storia principale che si sviluppa attraverso un massimo di cinque percorsi paralleli. Alcuni dei capitoli presentano la scelta di due vie per affrontare due diversi boss di fine capitolo e, al completamento di tutti i nodi, il boss finale del percorso scelto. Un obiettivo secondario all'interno della storia principale, ma importante per il completamento al 100%, è il salvataggio degli astronauti dispersi e l'uccisione delle taglie, ovvero nemici ricercati riconoscibili da un diverso colore rispetto agli altri. Al termine della storia principale vengono sbloccate diverse modalità: New Game+, storia alternativa che ripercorre gli stessi percorsi di quella principale e aumenta i parametri offensivi e difensivi dei nemici oltre al colore; Boss Rush, una sfida di sopravvivenza contro tutti i boss di entrambe le modalità storia; e la Boost Mode, una corsa ad alta velocità senza nemici all'interno di una grotta piena zeppa di insidie in cui l'unico intento è arrivarne alla fine incolumi.
