Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Arcade Spirits – Recensione

E se la crisi dei videogiochi del 1983 non fosse mai avvenuta? Tutto il concept di Arcade Spirits ruota intorno a questa originale ipotesi, che consente di definire una società in un presente alternativo dove gli arcade non sono defunti e, anzi, continuano a regalare pomeriggi di sano divertimento spensierato agli appassionati di tutte le età. E' in questa realtà che Fiction Factory Games ha definito una visual novel che, ci dispiace dirlo, ha fatto un buco nell'acqua. Scoprite il perché nella nostra recensione!



Go with the flow



Il protagonista dell'avventura sarà un avatar di nostra creazione. L'editing è, per la verità, piuttosto spartano (possiamo scegliere solo fra tre tipi di capigliature, il colore degli occhi e dei capelli, la carnagione, il colore della felpa, il nome e il sesso), ma si tratta di un aspetto marginale che non impatta minimamente sull'esperienza. Il protagonista è un giovane che vive con la sua migliore amica in un piccolo appartamento e che passa da un lavoro a un altro per sopravvivenza, ormai rassegnato a una vita senza emozioni. “Go with the flow” è il suo motto, a dimostrazione della propria apatia.



Perso il suo ultimo lavoro, l'amica gli consiglierà una innovativa applicazione per cellulare capace di risolvere i problemi della vita di una persona, sia sul fronte lavorativo che sentimentale. La app mostrerà da subito un'intelligenza artificiale che sembra essere più umana ed empatica del normale, e lo inviterà a candidarsi a un lavoro in una piccola sala giochi di periferia, fissandogli un colloquio. Da qui inizia l'avventura di Arcade Spirits, che si diramerà prevalentemente dentro il Funplex (nome della sala giochi) con i colleghi di lavoro e i clienti assidui.



Cast ricco mi ci ficco



I personaggi coinvolti nella breve storia di Arcade Spirits, che vi porterà via una decina di ore, sono numerosi. I personaggi principali, con i quali potrete concludere la romance (a prescindere dal sesso del vostro avatar), sono sette. Oltre a Juniper, amica d'infanzia di grande altruismo e spirito di sacrificio, si aggiungono i colleghi di lavoro e i clienti ordinari. Nella prima categoria ci sono Gavin, Naomi e Ashley. Il primo è un ragazzo pragmatico, elegante e piuttosto riservato ed è l'addetto alla contabilità e al decision making del Funplex. Ashley è la mascotte del team, una ragazza solare e socievole che sembra essere in buoni rapporti con tutti. Naomi è l'addetta alle manutenzioni tecniche delle macchinette ed è, al contrario di Ashley, una ragazza molto timida ossessionata dal retrogaming.



I clienti con i quali potrete legare sono Percy, QueenBee e Teo. Percy è un ragazzo inglese estremamente facoltoso che presenta fin da subito una forte dipendenza nei confronti di una macchinetta in particolare, su cui passa le intere giornate. QuennBee è il nickname di una donna prosperosa e volgare che fa la giocatrice professionista su un videogioco strategico. Infine, Teo è un ballerino prodigio che passa le giornate su un simil-Stepmania creando una combriccola di fan esaltati.



Il cast è ricco e variegato, sebbene risulti essere, a larghi tratti, alquanto stereotipato. La quasi totalità dei personaggi, a eccezione di Gavin e Teo, vantano un buon background che, purtroppo, non viene adeguatamente valorizzato dalle scene e dalla concentrazione narrativa a loro dedicata. Ne consegue una strutturazione delle romance debole e piatta che non riesce né a emozionare né a coinvolgere.



Continua la lettura su www.playstationbit.com

10 febbraio 2021 alle 17:10

Condiviso da popcornking.Piace a 1 persona