Helheim Hassle – Recensione
Dopo aver regalato ai videogiocatori il divertente Manual Samuel, il team di Perfectly Paranormal torna a parlarci della morte a modo suo con il curioso Helheim Hassle, che vi raccontiamo dettagliatamente nella nostra recensione.
One way ticket to hell
“Vai all'inferno” è un'invettiva volta a sottolineare come il regno di Satana sia un posto tutt'altro che piacevole. Il paradiso sembra infatti essere una scelta migliore per passare l'eternità. Chi potrebbe non essere d'accordo è Bjørn, vichingo protagonista di Helheim Hassle, che durante la fuga da una battaglia, andando quindi contro ogni credo del popolo nordico, trova la morte cadendo in un baratro e atterrando su uno sfortunato orso.
Proprio questa circostanza permette al ragazzo, destinato altrimenti a finire nell'inferno vichingo (Helheim, appunto) a causa della sua codardia, di arrivare dritto nel Valhalla, dato che il dio Odino ha considerato il suo gesto un atto eroico. Tutto è destinato a cambiare quando Pesto, un emissario scheletrico di Satana inviato proprio a Helheim per recuperare un pacco, rianima il ragazzo per decifrare alcune iscrizioni, permettendogli così di fuggire da un riposo eterno tutt'altro che sereno e iniziando un viaggio decisamente particolare. La trama, comica e delirante al punto giusto, viene raccontata sfruttando la splendida grafica e tramite una serie di dialoghi doppiati in un ottimo inglese (e da sottotitoli sfortunatamente sempre in lingua anglosassone) ed è in grado fin da subito di coinvolgere il giocatore grazie a uno spiccato humour e personaggi che bucano lo schermo.
Serve una mano? No grazie, ne ho già una
Dopo un breve prologo che fa da tutorial, Helheim Hassle inizia a rivelare le meccaniche alla base di un puzzle platform decisamente particolare. A causa della tragica dipartita a cui è andato incontro, infatti, Bjørn è in grado di staccare i suoi arti e di muoverli e unirli tra loro autonomamente. Staccando la propria testa dal collo sarà quindi possibile farla rotolare all'interno di stretti cunicoli altrimenti inaccessibili, mentre unendo un braccio a una gamba sarà possibile eseguire salti di svariati metri e poi afferrare sporgenze o leve.
Questa possibilità decisamente sorprendente ha permesso ai ragazzi di Perfectly Paranormal di creare un gameplay fresco e innovativo, in cui sarà davvero necessario spremersi le meningi per venire a capo di puzzle di difficoltà crescente che potrebbero richiedere anche soluzioni decisamente creative, come ad esempio sganciare volontariamente parti del corpo per farle cadere dove ci saranno più utili oppure lanciarne altre per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili. Proprio in merito alla difficoltà, è giusto sottolineare che nonostante la gradualità con cui la sfida cresce, Helheim Hassle potrebbe causare più di un grattacapo a chi non è avvezzo a questo genere di titoli, anche se non si tratta mai di prove insormontabili ma piuttosto di richieste che richiedono riflessione.
