Katana Kata – Recensione
Se in questo periodo, data la scarsa mole di uscite videoludiche, siete in astinenza da videogiochi souls-like e pensate che Katana Kata possa essere un degno sostituto, prima di acquistarlo vi consigliamo caldamente di leggere la nostra recensione.
Un solitario samurai e la sua lotta… dove l'ho già sentito?
La storia di Katana Kata non è delle più originali. Un filmato introduttivo ci presenta il nostro protagonista: un samurai addestrato a puntino dal suo saggio maestro. Saggio non proprio, a dire il vero, perché tutti i suoi precedenti allievi si sono dimostrati farabutti. Toccherà quindi a noi, l'ultimo dei samurai formati dal nostro sensei, fare giustizia e punire coloro che si sono allontanati dalla strada del bene e stanno compiendo indicibili malefatte.
Questo avvincente preludio ci porta a un veloce tutorial in cui ci verrà spiegato il combattimento, fulcro e parte principale di Katana Kata. Il tutorial è ben fatto e ci mostrerà i vari attacchi, dall'alto e dal basso, la possibilità di caricare i colpi e i milleduecento modi per evitare di essere colpiti. Più nello specifico queste possibilità sono: la parata semplice, il parry (alto o basso a seconda della direzione dei colpi dei nemici) e la schivata. Un così alto numero di contromosse all'attacco nemico farebbe ben sperare in uno sviluppo degli scontri elaborato e in cui si debba usare il cervello; purtroppo non è così e il perché ve lo spiegheremo tra poco.
Gameplay, tutto o niente!
Essendo un amante dei souls-like, non appena ho visto la possibilità di usare il parry nel tutorial la mente è subito volata a Sekiro: Shadows Die Twice e ai suoi fantastici combattimenti ritmati: spettacolari danze di spade che si intrecciano e scontrano creando una pioggia di scintille e lunghi e attenti studi delle mosse nemiche per trovare le sue sporadiche aperture che aprivano la strada ai suoi punti vitali. In sintesi, l'apoteosi del combattimento con la katana.
Purtroppo Katana Kata non si è rivelato allo stesso livello, anzi, tutt'altro. Non solo la grafica è diversa ma anche il gameplay non è lontanamente paragonabile al titolo più blasonato. Per iniziare vi diciamo che in questo videogioco il parry non serve assolutamente a nulla! Oltre a correre il rischio di sbagliarlo ed essere colpiti, utilizzare questo tipo di difesa non offrirà alcun vantaggio in confronto alla semplicissima parata. Infatti un parry ben eseguito non sbilancerà il nemico né lo rallenterà in alcun modo, quindi non vi è praticamente motivo per arrischiarsi in questa pericolosa pratica.
