Breathedge - recensione
Non è survival puro, non è avventura narrativa, sa soltanto quello che non è. Se solo capisse quello che è.
C'era davvero bisogno di parafrasare per l'ennesima volta questa splendida, abusatissima frase di quell'adorabile mascalzone di Boris di Balto? Ovviamente no ma uno, è una frase iconica di una splendida storia e due, è incredibilmente calzante e azzeccata, descrizione perfetta della sensazione che a un certo punto di questa curiosa avventura ci ha colpiti come un razzo in avaria nello spazio più profondo. La perfetta spiegazione di una sorta di crisi d'identità.
Breathedge sfoggia in bella vista sulla propria pagina Steam quello che in pratica è il sottotitolo di questa recensione. "È come Subnautica mischiato con Prey" è una frase che piaccia o meno lascia il segno, perché un mix di uno dei migliori survival mai creati e di un action-adventure in stile immersive sim che regala tutto lo splendore delle idee di Arkane sarebbe pressoché un capolavoro assicurato. Certo, a patto che questo mix non abbia un sapore orrendamente acerbo. Sicuramente di orrendo qui c'è poco o nulla ma qualcosa di acerbo non manca ed è un peccato perché, nonostante le pecche, per larghi tratti tutto è andato a meraviglia.
