Tales from the Borderlands (Switch) - recensione
Era il 2014, un'annata fortunata per il nostro hobby preferito. Con l'uscita di alcuni dei titoli più importanti della scorsa generazione, a figurare c'era anche Tales from the Borderlands, l'avventura grafica sviluppata dalla defunta Telltale Games, in collaborazione con Gearbox Software e 2K.
Dopo il fallimento del 2018, il team californiano è stato costretto a ritirare dal mercato tutti i suoi videogiochi, Tales from the Borderlands compreso. Grazie al recente intervento di 2K, però, il titolo è stato salvato dal dimenticatoio, spuntando nuovamente negli store online e ora anche su Nintendo Switch.
Ambientato ancora una volta su Pandora, in Tales from the Borderlands vestiamo i panni di Rhys e Fiona, due personaggi molto diversi tra loro che cercano inizialmente di uccidersi a vicenda per impossessarsi della chiave della Cripta del Viaggiatore. Rhys è un dipendente della Hyperion, furbo e ponderato, mentre Fiona è una truffatrice provetta che vive alla giornata riuscendo sempre a spuntarla.
