Returnal, i miei cinquant'anni e l'importanza delle motivazioni - editoriale
Ho sempre avuto due sogni: giocare fino a che mi sarà possibile e, un desiderio questo che ho maturato più avanti, chiudere la mia carriera lavorativa come giornalista di videogame.
La seconda strada, col passare del tempo e il mutamento delle regole d'ingaggio dell'industria del gaming (col conseguente spostamento dei budget verso lidi che mi sono anagraficamente preclusi), si fa sempre più difficile. Essere un gamer però, si dirà, è un piacere che posso riservarmi fino a quando il Sommo deciderà di mantenermi in questo piano esistenziale.
Ma non è così.
