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Hundred Days - recensione

Siete seduti al vostro tavolo preferito, magari quello che affaccia a un meraviglioso giardino rischiarato dalla luna. Il suono del sassofono vi avvolge in una calda carezza, mentre roteate il calice di vino e lasciate che l'aroma vi proietti in un viaggio multisensoriale. I riflessi cangianti e purpurei di quella deliziosa bevanda si fondono con la musica jazz e il candido manto lunare. Bevete un sorso e, immediatamente, vi sembra di essere circondati da spezie e frutti rossi: ah, è proprio il nettare degli dei!



La storia del vino è straordinariamente antica, e le sue innumerevoli sfaccettature non sono affatto semplici da comprendere. Dietro una semplice bevanda si nascondono infatti diversi procedimenti, estremamente delicati e variabili a seconda di numerose peculiarità. Non tutti ne conoscono l'effettivo processo di lavorazione, ed è proprio per questo motivo che Broken Arms Games ha ben pensato di proiettarci in una vigna piemontese. Lo studio indie italiano ci ha quindi fatto scoprire Hundred Days, un simulatore dedicato esclusivamente alla produzione vitivinicola. Saremo onesti: le nostre conoscenze in merito sono davvero elementari, nonostante ci piaccia sorseggiare della Barbera al chiaro di luna. Il timore più grande era quindi di interfacciarci con un gioco eccessivamente strategico, nonché complesso da affrontare. Per fortuna, invece, abbiamo scoperto un titolo tanto ricco di informazioni quanto semplice e intuitivo.



È un gioco perfetto per gli appassionati ma anche per i neofiti come noi; in questo caso abbiamo decisamente ampliato la nostra conoscenza del settore e, a dirla tutta, siamo davvero soddisfatti. Partiamo dal principio: Emma, protagonista londinese di Hundred Days, si è ritrovata a dover gestire dei vigneti italiani senza alcuna conoscenza in merito. È una sfaccettatura molto divertente dato che, proprio come lei, abbiamo dovuto imparare ogni singolo dettaglio e metterlo in pratica con meticolosità. Nella modalità Storia abbiamo conosciuto Teo e Gianni, che ci hanno spiegato i segreti della produzione vitivinicola. Ebbene, in quest'esperienza la protagonista non è mai stata sola: anche Anna, vicina di casa decisamente logorroica, è sempre stata pronta a supportare la ragazza in qualsiasi circostanza.



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10 maggio 2021 alle 11:10