Open Country - recensione
Immaginate di poter vivere un'avventura come quella di Christopher McCandless, conosciuta anche grazie alla pellicola di Sean Penn, Into the Wild, abbracciando la natura a 360 gradi e respirando a pieni polmoni la libertà, dove la sopravvivenza dipenderà solo dalle vostre conoscenze sulle insidie che la popolano.
Seppur meno cinematografico, il concept che il team di Fun Labs ha deciso di mettere in campo si avvicina molto a quell'idea di esplorare paesaggi incontaminati e vivendo privi di qualsiasi tipo di interferenza provenienti dal mondo civilizzato.
Open Country si presenta come un manifesto ad una vita che vuole lasciarsi alle spalle il trambusto delle grandi città e di qualsivoglia comodità. Trattandosi di un videogioco con sfumature che vanno dal genere action al survival, le sensazioni che proverete saranno sicuramente diverse rispetto ad un'avventura nella natura selvaggia.
