Rock of Ages 3: Make and Break – Recensione
Irriverente, assurdo e pazzo, potremmo definire così il lavoro di Ace Team, che pubblica il suo nuovo Rock of Ages dopo un ottimo secondo capitolo. Si tratta di un misto tra tower defense e corsa di macigni di pietra che fa dell'umorismo la sua vena principale. Risate – e mal di pancia annessi – assicurate. Ecco a voi la nostra recensione di Rock of Ages 3: Make and Break.
L'arte è anche follia
Rock of Ages 3 è un titolo particolarissimo e folle, in cui percorreremo la storia (e la mitologia) dell'umanità guidando macigni di pietra, cercando di abbattere i portoni del forte nemico. In estrema sintesi questo è quanto il gioco si propone di fare, con una discreta quantità di varianti e di modalità divertenti.
Tra queste ci sono le sfide a tempo con una bomba da portare all'interno della rocca avversaria, le sezioni di tower defense in cui dovremo costruire delle barricate di vario genere per evitare che il nemico abbatta i nostri portoni oppure quelle in cui il celebre uovo Humpty Dumpty deve essere fatto rotolare fino all'interno del castello, facendo attenzione a non romperlo strada facendo. Durante la modalità storia potremo guadagnare delle stelle con le quali sbloccare le sezioni successive di gioco, nuove abilità o potenziamenti. La difficoltà del titolo è regolabile in tre parametri, ma anche a facile le cose non sono così immediate come chiunque potrebbe aspettarsi.

Imparare la storia divertendosi
L'incipit-tutorial dà già una eccellente misura del gioco, in cui vedremo la scenetta iniziale realizzata in stop motion con reali rappresentazioni artistiche di Ulisse e del ciclope Polifemo, ovviamente in salsa sarcastica e volutamente “imbruttita”. Verremo introdotti alle meccaniche che ci accompagneranno nel corso dell'avventura, che si svilupperà tra antica Grecia, Impero romano, India, fino ad arrivare ad un passato più recente. Durante le numerose cut-scene verrà presa in giro la storiografia ufficiale con delle versioni alternative della stessa, tutte con un solo scopo: far ridere. E tanto. Non esistono doppiaggi ma solo semplici mugugni che rendono l'idea di quello che i personaggi stanno per fare, creando situazioni surreali degne dei migliori spettacoli comici.
Impara l'arte e mettila da parte
Il tutorial della modalità crea, con Napoleone Bonaparte a farci da guida, introduce le basilari ma efficaci meccaniche necessarie a poter dar sfogo alla fantasia per creare mondi per ogni gusto. Si tratta di uno strumento semplice ed efficace, il cui unico limite è la capacità d'immaginazione di chi lo utilizza. La totale personalizzazione di ogni aspetto fisico e cosmetico del mondo in costruzione, con l'aggiunta di salti, ponti di nuvole, strapiombi o semplici colonnati, fa sì che ognuno possa concretizzare le fantasie più esagerate. Sarà poi possibile salvare e condividere online i mondi creati, per poterli far testare all'utenza mondiale.

Solido come una roccia? Magari…
L'aspetto tecnico di Rock of Ages 3 è purtroppo pessimo. Il gioco è ricco di problemi legati al frame rate (che in alcuni livelli scende sotto i 10 fps), crash improvvisi, freeze abbastanza inspiegabili che si ripetono in precisi punti dei tracciati e che possono essere evitati solo cambiando traiettoria. In alcune situazioni abbiamo addirittura assistito alla completa scomparsa delle unità da difesa della mappa di gioco, con conseguente impossibilità di eseguire ogni comando. Durante alcune sezioni i checkpoint non venivano contati, con i respawn che ci sono sembrati quasi casuali in caso di cadute fuori dal tracciato.
Anche la rumorosità della console è esagerata, con la ventola alla massima velocità apparentemente senza motivo, anche vedendo lo scarso impatto grafico del gioco stesso. Le musiche sono un remix in salsa rock/moderna di grandi classici come la celeberrima Sinfonia no.40 di W. A. Mozart o la filastrocca di Humpty Dumpty. Purtroppo queste melodie, ripetute ossessivamente con ritmi sempre più incalzanti durante le sfide in successione, diventano presto più una fonte di fastidio che di piacere. Peccato.

Trofeisticamente parlando: rotolando verso il Platino
La lista dei trofei di Rock of Ages 3: Make and Break è piuttosto minuta, comprendendo solamente ventidue coppe, divise in sette di bronzo, sei d'argento, ben otto d'oro oltre a un succoso trofeo di Platino. La conquista dell'intera lista richiederà all'incirca una trentina di ore, poiché dovremo completare l'intera storia e guadagnare tutte le stelle relative a ogni livello. Sarà inoltre obbligatorio guadagnare lo status di Imperatore online, collezionando ben cinquemila punti esperienza in multigiocatore. Nulla che un valoroso cacciatore di trofei non possa fare, soprattutto se aiutato dalla nostra guida ai trofei.
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