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Batora: Lost Haven - prova

Il fermento che ormai da tempo scuote il panorama italiano dello sviluppo di videogiochi non accenna a placarsi, anzi sta conoscendo un periodo più florido che mai. A fianco di veterani quali Ubisoft Milano e Milestone continuano a sorgere giovani software house in ogni regione dell'italico stivale, mentre realtà affermate come Stormind Games provano ad allargare gli orizzonti esplorando nuovi generi. Dopo essersi fatti le ossa nel genere horror con i due capitoli di Remothered, i ragazzi siciliani hanno pensato di realizzare un action-RPG con meccaniche ibride tra twin-stick shooter e hack 'n slash.



L'ambientazione di Batora: Lost Haven è totalmente originale, sospesa tra fantascienza e post-apocalisse. Ne è protagonista Avril, una predestinata di soli 16 anni. Dopo aver assistito alla morte della sorella maggiore, "inghiottita" dai devastanti eventi che hanno portato il genere umano sull'orlo dell'estinsione, Avril acquisirà in contatto con degli amuleti legati a due potenti entità, Sole e Luna, che per milioni di anni hanno vegliato sul pianeta tenendo in custodia il segreto per salvarlo in caso di crisi. Quella crisi è arrivata, ma per risolverla Avril dovrà dominare poteri fisici e mentali inimmaginabili e viaggiare verso nuovi pianeti (quattro per la precisione: Gryja, Huav, Mahdzam e Lume) che nascondono preziose risorse elementali.



Batora: Lost Haven sarà un ARPG, ma anche un percorso di crescita, lungo il quale la protagonista scoprirà che la linea che separa bene e male è molto più sottile di quello che pensava. Le sue decisioni plasmeranno il suo futuro, ma anche quello di tutti gli abitanti dell'universo conosciuto. Sulla sua strada Avril incontrerà l'inevitabile nemesi, che in questo caso si chiama Soren.



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11 agosto 2021 alle 12:11