Greak: Memories of Azur - recensione
Da Team 17 arriva su PC, Switch e console nex-gen Greak: Memories of Azur. Avevamo già testato il titolo sviluppato da Navegante Entertainment in occasione dello Steam Next Festival, ma era solo una demo. Adesso siamo in grado di esprimere un giudizio più maturo avendo giocato e letteralmente consumato la versione finale di questo bell'action-GDR.
Greak è il nome del protagonista del gioco. Questo ragazzino ha l'arduo compito di salvare la terra di Azur e la civiltà dei Courine a cui appartiene dalla minaccia dei malvagi Urlag. Per far ciò dovrà avvalersi di tutto il suo coraggio e di tutta la sua abilità e recuperare tutto il necessario per aiutare gli abitanti del villaggio a costruire un dirigibile con cui mettere in salvo tutta la loro gente.
Ma Greak non sarà da solo in quest'impresa. O meglio, lo sarà all'inizio. Nel corso della sua avventura i suoi due fratelli si uniranno infatti alla sua causa aprendo la strada a un gameplay decisamente articolato e interessante. Il giocatore può infatti controllare uno o più eroi alla volta e su questo aspetto s'incentra l'intera meccanica di gameplay, soprattutto negli stadi avanzati. L'impostazione del gioco è di tipo platform a scorrimento con elementi GDR. Passeremo gran parte dell'avventura a saltare tra piattaforme, arrampicandoci su alture e nuotando attraverso stagni e torrenti.
