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Just Die Already – Recensione

In questo irriverente gioco i vecchi la fanno da padrone e, anche se sono arrivati a una certa età, non hanno alcuna intenzione di starsene buoni buoni a gustarsi il meritato riposo. Just Die Already è il successore spirituale di Goat Simulator, infatti gli sviluppatori sono gli stessi. I ragazzi di DoubleMoose Games cambiano ambientazione e protagonisti ma non perdono la voglia di creare un divertimento dissacrante e sempre più bizzarro.



Vecchi e stanchi? Forse no…



L'inizio di Just Die Already fa già capire che questo non è un classico gioco con missioni o compitini vari da svolgere per arrivare alla fine e salvare la principessa in pericolo. Infatti impersoneremo uno dei quattro “boomer” a disposizione e, senza tutorial o spiegazioni troppo elaborate, dovremo capire come uscire dalla stanza dell'ospizio in cui siamo rinchiusi. Per prima cosa dovremo sfondare le porte che ci imprigionano con asce o altri oggetti taglienti e poi capire come trovare la chiave che ci libererà aprendoci la porta sulle infinite (o quasi) possibilità del mondo esterno. Con questi semplici obiettivi in mente iniziamo a guardarci intorno ed ecco che iniziano le stranezze; tanto per dirne una, aprendo il frigorifero sarà presente un granchio che ci attaccherà e ci smembrerà selvaggiamente! Altri pericoli sono disseminati in tutta la stanza e anche aprire un semplice cassetto potrà essere, letteralmente, una mossa mortale.



Ma non vi preoccupate, i vecchi e la morte sono amici stretti, si incontrano tutti i giorni, direttamente o indirettamente, quindi il passaggio a miglior vita non sarà un problema per i nostri protagonisti. Infatti con la semplice pressione di un tasto saremo in grado di respawnare immediatamente, in pratica abbiamo il dominio totale sulla morte! Con questa consapevolezza d'immortalità potremo provare a compiere gesta incredibili e stupefacenti e, sopratutto, estremamente stupide.



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Sandbox per boomer



Usciti dalla stanza ci potremo dirigere al piano inferiore, dove un altro ospite sta festeggiando uno dei suoi ultimi compleanni. Per riuscire a uscire dall'ospizio, dato che sarebbe una cosa vietata, l'unica soluzione adeguata sarà quella di rovinare la festa al nonnino e farci così espellere per sempre. Ecco quindi che siamo riusciti nella nostra impresa di lasciare l'ospizio e ora siamo pronti a vagare e folleggiare per l'intera città.



Come dicevamo, in Just Die Already non esiste una trama vera e propria ma avremo solo una lista di “imprese” da compiere per poter ottenere dei premi. Questo elenco contiene diverse cose assurde, come perdere i propri arti un tot numero di volte, oppure cadere da palazzi per almeno settanta metri e cose del genere. Come ricompensa per queste gesta eroiche si sbloccheranno vari oggetti che poi potremo comprare. Anche questi premi sono al limite della normalità, come ad esempio saranno presenti un guanto teaser o un lungo salame da utilizzare come arma impropria. Per muoverci nella giungla urbana avremo dei comandi basilari e, oltre ai classici corri e salta, potremo afferrare gli oggetti con la mano destra o la sinistra e poi utilizzarli con il tasto R2 o L2. Nello stesso modo potremo anche guidare diversi tipi di veicoli, solo che troveremo i comandi piuttosto grezzi e poco comodi da usare.




Ma quello è un bug o fa davvero così?



La grafica di Just Die Already, in confronto al semplice Goat Simulator, si è evoluta e risulta più definita e piacevole dell'antenato. Anche la scelta dei colori con una palette brillante e satura si adatta benissimo alle scanzonate gesta dei nostri vecchietti. Purtroppo però la pulizia grafica non è delle migliori, infatti interazioni e penetrazioni degli oggetti si presentano spesso. Anche se, pensando alla massiccia possibilità d'interazione ambientale, è una cosa che risulta quasi scontata. Anche i bug sono frequenti e alcune volte sembrano addirittura voluti. Non sarà raro vedere degli NPC cadere in loop sopra una pozza d'acqua e non riuscire a far altro, oppure altri che diventeranno invincibili e, nonostante gli si tiri della dinamite in testa, non si riuscirà neppure a scalfirli. Il comparto sonoro, invece, è adeguato al contesto e i rumori di ossa rotte o carni maciullate rendono bene l'idea di cosa stia succedendo.



Nel gioco multiplayer abbiamo riscontrato notevoli difficoltà, in quanto la modalità soffre di un lag costante che non ci ha permesso di provarla a dovere. Peccato perché sarebbe stato divertente collaborare o sfidare qualche amico in questo strano mondo di vecchi pazzi. Sicuramente questo aspetto mina la longevità del titolo che, purtroppo, può venire a noia abbastanza in fretta. Infatti, dopo aver sperimentato vari tipi di morte e aver combinato diversi danni in giro per la città, le meccaniche diventano abbastanza ripetitive e il gioco perde il divertente appeal che mostrava durante le prime ore di gioco.



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Trofeisticamente parlando: muori e non rompere le scatole



Siamo spiacenti di segnalarvi che tra i trofei di Just Die Already non viene annoverato il tanto amato trofeo Platino. Le poche coppe di questo gioco, che sono solo dodici, potranno comunque essere conquistate in maniera piuttosto semplice. Il requisito principale sarà quello di terminare tutti i compiti sulla “bucket list” e sarà possibile farlo con un po' di pazienza e tanta fantasia.




L'articolo Just Die Already – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

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13 agosto 2021 alle 17:00

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