Sumatra: Fate of Yandi – Recensione
E' sempre pericoloso guardarsi indietro nel tempo, pensare ai giochi che abbiamo amato dieci, venti, o anche trent'anni fa, finendo in “hype” quando sentiamo che tale prodotto riceva una remastered. Per poi ricevere una grossa delusione perché non si riesce a riconquistare quella sensazione provata la prima volta. Quando è, invece, un nuovo titolo a utilizzare gli strumenti del passato è tutt'altro discorso. Introduzione doverosa per la recensione odierna di Sumatra: Fate of Yandi.
Uno stile nostalgico
Sumatra: Fate of Yandi ha subito l'influenza dell'epoca d'oro dei punta e clicca; titoli come Monkey Island, Indiana Jones, e King's Quest. Questi erano videogiochi che potevano portarvi in regni lontani, reali o fantastici, offrendo ore di risoluzione di enigmi ed esplorazione. Sumatra utilizza l'aspetto tecnico, offrendo immagini in pixel art, e il gameplay punta e clicca in stile retrò, ma riesce comunque a raccontare una nuova storia fresca, piena di mistero, posti esotici, e azione.
Ambientato sull'isola di Sumatra, il protagonista del racconto è Yandi. Yandi è un giovane uomo felicemente sposato, che lavora per un'azienda di legname. Una mattina il suo fastidioso capo manda lui e il suo miglior amico a conseguire un lavoro su una collina, ma dopo un'improvvisa frana Yandi viene catapultato in un fiume dove finisce privo di sensi. Al suo risveglio è smarrito e si ritrova con una radio fradicia. Dov'è il suo miglior amico? Come ritroverà la strada verso la sua dimora? Il titolo racconta una storia di sopravvivenza, avidità aziendale, strane creature e vero amore. E' una storia molto interessante, raccontata in modo discretamente avvincente e ha quel vecchio stile che la rende un ottimo prodotto.

Sembra di tornare ai tempi di LucasArts
Sumatra: Fate of Yandi è un punta e clicca vecchio stile, che ci permette di camminare normalmente tramite un cursore che può essere utilizzato per evidenziare gli oggetti con cui interagire. Non è così semplice e ci saranno delle occasione nelle quali mancheranno delle cose. La maggior parte degli elementi importanti, però, sono abbastanza ovvi, il che ci permette di interagire con facilità. C'è la possibilità di raccogliere oggetti e quindi utilizzare un inventario a cui accedere nella parte superiore dello schermo. Gli oggetti possono essere combinati per crearne di ulteriori per utilizzarli sulle persone o gli animali a schermo. Il solito che si vede nei punti e clicca, insomma. A volte, però, poiché per accedere all'inventario serve essere nella parte superiore dello schermo, rischia di esserci un conflitto con il cursore, che cerca di cliccare su qualcosa in quella zona.

Anche il comparto tecnico e musicale merita
Gli enigmi e le soluzioni richieste possono risultare complicati, ma fortunatamente con un po' di impegno si può risolvere tranquillamente qualsiasi cosa. Le persone che incontreremo durante la nostra avventura che ci forniranno molti indizi per agevolarci nella risoluzione dei problemi. In una sezione ci siamo trovati a cercare una password per accedere a un computer; la risposta di cui avevamo bisogno si trovava semplicemente cercando nella stanza e inserendo tutte le possibili combinazioni segnate nei documenti in giro. Nel secondo atto, ci imbatteremo in un villaggio nel mezzo della giungla. Per placare gli abitanti del villaggio e convincerli a fidarsi di noi, dovremo avventurarci nella giungla e completare alcuni compiti. Compiti del tipo di ritrovare un bambino smarrito, che si è perso in una grotta. Risolveremo enigmi che comprendono api, orsi e miele. E' un sistema intelligente ma anche antiquato, ad ogni modo risulta molto intrattenente.
Visivamente, Sumatra utilizza lo stesso stile artistico punta e clicca degli anni Novanta che ci si aspettava da un gioco LucasArts: i colori, il design dei contorni e dei personaggi. Il design è eccellente in tutto, specialmente nel mix di fauna selvatica della giungla bene in vista. Anche il comprato audio è prestato dal passato, ricco di effetti retrò e una colonna sonora ben fatta.
Trofeisticamente parlando: non c'è da preoccuparsi
Il trofeo di Platino, come per tutti i punta e clicca, possono risultare complicati se non si conoscono i modi precisi per compiere una determinata azione, anche Sumatra possiede trofei riguardanti azioni inconsuete da compiere, ma seguendo una guida tutto è ottenibile senza particolari attenzioni.
L'articolo Sumatra: Fate of Yandi – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.
