Reverie Knights Tactics – Recensione
Il nuovo studio di produzione 40 Giants Entertainment si lancia nel mercato dei videogiochi con un titolo dalle meccaniche classiche e con appassionati del genere sempre molto esigenti. I giochi a turni sono una croce e una delizia per i videogiocatori da tempi immemori, Reverie Knights Tactics fa parte di questo corposo filone e porta con sé qualche novità, ma senza stravolgerne il genere. Se volete sapere quali siano le particolarità di questo nuovo gioco leggete subito la nostra recensione!
Elfi e goblin sono in guerra da molto tempo…
Le storie di guerra tra elfi e goblin si perdono nel fiume della letteratura fantasy e anche in Reverie Knights Tactics tutto è cominciato con una di queste guerre, ma tranquilli noi non vi parteciperemo direttamente. Infatti quella guerra si è svolta molto tempo prima dell'inizio delle nostre gesta. Ciò che ci riguarda è invece la spedizione di alcuni studiosi che sono andati a raccogliere informazioni storiche nella ex capitale degli elfi, Lennórien, ora controllata dai goblin. Purtroppo questa spedizione finisce male e se ne perdono le tracce.
La congregazione che aveva organizzato la ricerca tenta di correre ai ripari e chiama proprio la figlia del capo della prima spedizione, Aurora. Questa giovane e molto motivata studiosa viene mandata nello capitale elfica per far chiarezza sulla sorte dei primi esploratori e cercare eventuali superstiti. Nei panni di Aurora saremo noi a capo di un manipolo d'improvvisati eroi che dovremo scoprire cosa sia successo al padre e agli altri membri della spedizione. Il nostro gruppo andrà man a mano a crescere fino a contare quattro personaggi.

Combattere non è la soluzione a tutto, ma spesso non abbiamo scelta
Il piccolo gruppo di avventurieri si dovrebbe infiltrare silenziosamente nella città goblin per avere informazioni della prima spedizione, ma spesso e volentieri ci troveremo costretti allo scontro con numerosi nemici. Il combattimento avviene su una griglia isometrica in 2D e si svolge nei più classici canoni dei giochi a turni. Studiare bene ogni mossa sarà fondamentale perché il livello di sfida è piuttosto alto e un errore strategico può costare caro.
Durante lo scontro potremo scegliere tra varie opzioni: far muovere il nostro personaggio, sferrare l'attacco base o usare alcune mosse speciali, che consumano mana. Inoltre potremo interagire con l'ambiente presente nella mappa, ci sono infatti degli oggetti che ripristineranno i nostri punti ferita, altri il mana e inoltre sono presenti anche degli ostacoli che potranno essere sfruttati a nostro vantaggio. Infatti se spingeremo un nemico contro un albero appuntito o un groviglio di spine questo subirà danno sia dal nostro attacco che dall'oggetto urtato.
Come dicevamo nulla di nuovo, ma alcune piccole scelte renderanno personalizzabile l'esperienza di gioco. Infatti quando un nostro personaggio avanzerà di livello dovremo scegliere quale mossa speciale insegnargli. La scelta sarà tra alcune alternative possibili e dovremo decidere anche quale tratto fisico incrementare. In questo modo saremo in grado di creare un personaggio più resistente agli scontri, oppure con una spiccata vocazione alla magia o ancora uno votato all'attacco fisico. Questo spazio alla personalizzazione del personaggio però è abbastanza limitata in quanto le classi dei componenti del gruppo sono già impostate e quindi verrà naturale seguire la direzione tracciata.
Scegliere la propria strada
Oltre agli scontri ci saranno numerose fasi narrative in cui i vari personaggi dialogheranno e in cui dovremo prendere delle scelte cruciali per il proseguo delle nostra gesta. Infatti le decisioni fatte influenzeranno l'orientamento morale della nostra Aurora, rendendola più propensa alla via della luce o a quella delle tenebre. Queste scelte ci apriranno o precluderanno determinati dialoghi e porteranno a finali alternativi, quindi ponderate bene le vostre decisioni!
La cura dei dettagli è sempre importante
I ragazzi di 40 Giants Entertainment hanno fatto un bel lavoro per essere il primo titolo che sfornano, si nota che tutti i componenti hanno una certa esperienza alle spalle. Tecnicamente parlando non ci sono sbavature, il frame rate si mantiene sempre stabile e non abbiamo notato bug o problemi vari. Anche i comandi, sempre difficili da mappare per un gioco a turni, sono abbastanza intuitivi e facili da usare dopo poca pratica.

La scelta grafica del disegno a mano dà un tocco di originalità e glamour all'intero gioco, rendendo molto gradevole ammirare sia i combattimenti che le scene dei dialoghi, oltre ai bellissimi fondali interattivi. L'unica pecca del comparto grafico sono le animazioni durante i combattimenti. Queste risultano piuttosto legnose e lente, fortunatamente possiamo scegliere di velocizzarle e non ci daranno troppo il fastidio. Anche le musiche presenti sono ben strutturate e ci accompagneranno piacevolmente in tutto il nostro viaggio.
Trofeisticamente parlando: una saga fantasy
I trofei da racimolare per conquistare il Platino di Reverie Kinights Tactics non sono affatto scontati e non sarà facilissimo raggiungerli. Infatti, oltre a dover sbloccare tutti i tomi della conoscenza e sfruttare molto bene alcune abilità per raggiungere dei trofei specifici durante i combattimenti, la cosa più difficile sarà quella di raggiungere la massima valutazione al termine di ogni scontro. Per questo obiettivo vi consigliamo di rigiocare la storia dopo aver preso confidenza con le abilità dei singoli personaggi, in modo di poterle farle fruttare a pieno.
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