Teardown: un GTA in versione voxel
Immaginate di stare comodamente seduti sul divano della vostra casa, magari dando un'occhiata alle notizie trasmesse al telegiornale. È una giornata qualsiasi: dalle finestre sbuca il riflesso ombrato del tramonto e l'aria inizia a farsi frizzantina.
Sorseggiate la vostra bevanda preferita o, perché no, una birra fresca e dissetante. Il ticchettio dell'orologio però vi ricorda che dovreste darvi da fare, possibilmente coltivare le vostre passioni, quelle che potrebbero permettervi di lavorare e guadagnare qualche soldo extra. È a quel punto che uscite di casa, prendete la vostra fidata ruspa, la avviate e… distruggete l'abitazione.
Sì, perché in Teardown la distruzione è il fulcro interattivo per eccellenza, quella contorta gratificazione che non stanca mai. Certo, demolire la propria casa non è esattamente l'apoteosi della soddisfazione (salvo in alcuni casi), ma Tuxedo Labs ha saputo giocare le sue carte. Questo videogioco sandbox è stato rilasciato in early access ben due anni fa, e da allora continua ad attrarre sempre più persone con le sue dinamiche a dir poco folli. Gli ingredienti in tavola sono diversi e, per quanto non siano perfetti, hanno saputo intrattenere anche noi, che abbiamo iniziato ad affrontare la campagna con sadico divertimento.
