Tactics Ogre Reborn: la strada per la pace è lastricata di caselle
Square Enix sembra essere decisamente “on fire”, tanto per citare un trend particolarmente in voga negli ultimi tempi, e la conferma ci viene dal corposissimo numero di uscite che la casa giapponese ha in serbo per l'autunno/inverno 2022. Nell'arco di pochissime settimane, difatti, i player di tutto il globo potranno (ed hanno già potuto) mettere le mani su di un discreto numero di lavori che, tra riproposizioni, new entry e graditi quanto inaspettati ritorni, difficilmente potranno lasciare del tutto indifferenti gli amanti delle produzioni di matrice nipponica (e non).
E proprio all'ultima categoria citata appartiene Tactics Ogre: Reborn, gioco che segna il ritorno di una storica produzione legata allo sterminato portfolio del publisher. Annunciato non troppo a sorpresa a causa dei consueti leak nel corso dell'ultimo Tokyo Game Show, il titolo in questione ha l'arduo compito di riportare in auge un lavoro che affonda le proprie radici nell'epoca dello SNES, nonostante il suo effettivo sdoganamento presso il grande pubblico sia da ricondurre alla versione riveduta e corretta uscita su PS1 e, soprattutto, al suo porting per PSP.
Negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di testare il primo capitolo di questa ennesima release che, pur non potendo fregiarsi dell'appellativo di remake a tuttotondo, non ha lesinato una buona dose di ammodernamenti ed inedite implementazioni ludico/tecniche.
