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Kid Ball Adventure – Recensione Speedrun

Se vi siete sempre chiesti cosa si provi a essere una palla, lo scoprirete con la recensione Speedrun di Kid Ball Adventure. I ragazzi di SpoonBox Studio, in collaborazione con eastasiasoft, portano su PlayStation un arcade semplice ma interessante. Lo scopo? Ovviamente rimbalzare a più non posso, per uno scopo che però potrebbe sorprendervi.



Bouncin' around



Osservandolo con un occhio distratto sul PlayStation Store, Kid Ball Adventure sembra il classico gioco che si acquista a prezzo scontato per una manciata di trofei. Su questo punto torneremo più in là nella recensione, ma ci teniamo a sottolineare fin da subito che l'opera di SpoonBox ci ha sorpreso. La trama non è ovviamente niente di trascendentale, ma consente comunque d'introdurre i cento livelli della campagna. Siete una palla. Letteralmente. E la vostra fidanzata è anch'essa una palla. Con tutte le battute che questa frase può scatenare.



L'idillio d'amore viene interrotto da una misteriosa figura, che rapisce la vostra amata e la porta nel suo castello. Inutile dire che vi lanciate, o per meglio dire rimbalzate, all'avventura, pronti a salvarla. Questo è l'incipit di un gioco che non si nasconde dietro meccaniche complicate o comandi arzigogolati. Tutto quello che è sufficiente fare è muovere la levetta analogica a destra e a sinistra. Lo scopo è superare una serie di livelli bidimensionali pieni di ostacoli e, a volte, di nemici. I titoli in commercio che sfruttano questa meccanica sono tantissimi. A differenza però di prodotti come Awesome Pea, la curva di difficoltà di Kid Ball Adventure è molto dolce.



Non aspettatevi quindi morti a raffica fin dai primi schemi, ma piuttosto un crescendo graduale di difficoltà. Questa va di pari passo con l'affinarsi delle abilità del giocatore, che diventa in grado di capire quando e come muoversi. Nonostante questo, ve lo assicuriamo, la morte è sempre dietro l'angolo. Poco male però, perché la nostra palla ha qualche asso nella manica (che non ha) che può sfruttare.



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Che palle!



Come abbiamo detto, il gameplay di Kid Ball Adventure è incredibilmente basilare. L'unica cosa che si può fare è spostare la palla usando la levetta analogica sinistra, mentre questa rimbalzerà senza sosta. I salti hanno tutti la stessa altezza, dunque per raggiungere postazioni sopraelevate sarà necessario sfruttare scale e ascensori. I rimbalzi sono anche fondamentali per schivare trappole e nemici, che ci elimineranno con un solo tocco.



La base del gioco è comprendere il momentum del rimbalzo, spostandosi al momento giusto. Niente di complesso, almeno nei primi livelli. Man mano che si prosegue infatti la precisione richiesta è sempre maggiore, così come maggiore sarà il numero di ostacoli pronti a distruggerci. L'altro problema è il numero limitato di vite della nostra sfera: terminate tutte si potrà ricominciare dall'ultimo livello multiplo di cinque completato. Raccogliere le gemme verdi sparse per i livelli permette di ottenere vite extra, mentre la chiave è indispensabile per aprire il cancello e uscire dal livello corrente.



Un po' banale? Forse sì, ma non per questo meno divertente. Kid Ball Adventure si rivela infatti un passatempo sorprendentemente coinvolgente, in grado di regalare qualche ora spensierata agli appassionati di platform. La grafica semplice e colorata (che per una volta non sfrutta l'ormai abusata pixel art) e una colonna sonora orecchiabile regalano poi ottime sensazioni al giocatore. Insomma, Kid Ball Adventure è tutt'altro che una palla, almeno per quanto riguarda la realizzazione.



Trofeisticamente parlando: coppe sferiche



Avevamo promesso a inizio recensione che saremmo tornati a parlare dei trofei di Kid Ball Adventure. La lista trofei del gioco è una vera passeggiata. Il Platino può infatti essere ottenuto senza fatica in una quindicina di minuti, superando i primi venti livelli e raccogliendo qualche gemma. Niente di complesso, senza contare che sarà sufficiente giocare in modalità standard. Si poteva fare di più per stimolare i giocatori? Sicuramente sì, ma anche così i cacciatori saranno felici.




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22 ottobre 2022 alle 10:10