The Last Oricru: Icaro non ha insegnato nulla
Su queste pagine capita spesso di toccare con mano diverse opere prime, lavori di team alle prime armi che sognano di sbarcare il lunario, muovendo i primi passi in un mercato che a volte sa essere davvero crudele. Qualche volta ci si trova davanti a un titolo semplice ma con buone idee, altre con qualcosa in grado di dire la sua dando lezioni a team più blasonati, altre volte con titoli dall'aspetto ambizioso e nulla più.
The Last Oricru rientra in quest'ultima branca, un titolo che cerca di unire meccaniche soulslike con una struttura narrativa stile BioWare, con diverse ramificazioni dettate dalle scelte del giocatore. Sulla carta, funziona, anche grazie a un comparto artistico che cerca di mettere assieme fantasy e sci-fi, creando un contrasto in certe situazioni quasi interessante.Tuttavia, l'ambizione può trasformarsi molto rapidamente in presunzione e a tratti, The Last Oricru, lo mostra pienamente.
Ambientato nel mondo di Wardenia, impersoniamo Silver, un umano dotato di una capacità particolare: non può morire. Schiantatosi su questo pianeta alieno con il resto dell'equipaggio, il protagonista sarà chiamato a risolvere lotte intestine per il controllo di Wardenia, cercando in tutti i modi di ritornare alla sua nave e tornare a casa.
