Anyone's Diary – Recensione Speedrun
Ripubblicato da poco su PlayStation 4, Anyone's Diary, protagonista della nostra recensione Speedrun, si ripresenta ai possessori di PlayStation VR con diversi miglioramenti e ambizioni rinnovate. Sarà riuscito a conquistarci? Scopriamolo insieme.
Trama non pervenuta
Anyone's Diary vuole comunicare ai giocatori un messaggio senza l'utilizzo di parole. Infatti, avviando il gioco, ci ritroveremo catapultati in un mondo di fantasia senza alcuna spiegazione. Prima di cominciare solo un breve tutorial, che consiste nel mostrarci comandi e azioni da compiere per proseguire nell'avventura. La sfida però è stata troppo ambiziosa per gli sviluppatori che finiscono per non trasmettere assolutamente nulla. Per quel poco che è dato capire, ricopriamo i panni di quella che potrebbe essere persona qualunque, perseguitata da demoni interiori.
Un tema profondo, su cui ci sarebbe tantissimo da dire, che però viene solo sfiorato. La durata di un'ora scarsa non aiuta di certo nello sviluppo di una trama, o di qualcosa che gli si avvicini. Per noi, l'avrete capito, la bocciatura è senza appello. Raccontare solo attraverso l'ambientazione o un paio di animazioni, non è facile e Anyone's Diary ne è l'esempio.
L'originalità non basta
Per quanto riguarda gameplay e comparto artistico, Anyone's Diary non è del tutto da buttare. Consigliamo innanzitutto di giocarlo con PlayStation Move, vista un'implementazione non sempre perfetta del DualShock 4. Il nostro obiettivo sarà quello di muovere Anyone e interagire con il mondo attorno a lui, per permettergli di proseguire. Dovremo quindi risolvere piccoli puzzle ambientali e, allo stesso tempo, far saltare e camminare il piccolo protagonista in un platform 2D a tutti gli effetti. I rompicapo sono tutto sommato piacevoli da risolvere, ma comunque mai troppo originali. Meno piacevole la gestione della telecamera, che ci porterà spesso a compenetrare con la visuale gli elementi dello scenario.
Il profilo grafico e artistico, invece, presenta luci e ombre. Per quanto sia interessante lo stile, tutto è solo abbozzato, con scenari molto spogli che neanche sfruttano più di tanto la realtà virtuale. Colonna sonora senza infamia e senza lode, un buon accompagnamento che però non lascia il segno. Incredibile ma vero, ci siamo anche imbattuti in un bug. Non esistendo un sistema di salvataggi, ma solo la possibilità di selezionare uno dei tre capitoli, questo piccolo inconveniente ci ha costretto a ricominciare un'intera sezione dall'inizio.
Trofeisticamente parlando: nascondino?
Sono trentatré i trofei di Anyone's Diary, Platino compreso. Un elenco trofei non semplice da comprendere, ma comunque facile da completare. Vista la scarsa durata del gioco, ripetere i capitoli ed esplorare ogni angolo delle ambientazioni vi porterà via poco tempo. Il Platino sarà vostro senza troppi sforzi, insomma.
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