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Trash Sailors – Recensione Speedrun

Abbiamo navigato in mezzo a un mare di spazzatura per la recensione Speedrun di Trash Sailors. Il titolo sviluppato da FluckyMachine e pubblicato da TinyBuild propone di focalizzarsi sul gameplay, rinunciando ai fronzoli per offrire ai giocatori l'esperienza cooperativa definitiva. Scoprite con noi se questo gioco ha rispettato le presse oppure se è rimasto vittima del suo stesso nome.



Siamo in un mare di… Rifiuti



Trash Sailors si presenta come un gioco d'azione marinaro cooperativo. Fin da subito è facile fare parallelismi con tanti prodotti che hanno riportato in auge le sfide tra amici. Tra questi non possiamo ovviamente non citare il capostipite, quell'Overcooked che è riuscito a diventare rappresentate di un genere a sé stante. L'opera di FluckyMachine rientra infatti in quella cerchia di opere in cui da due a quattro giocatori dovranno serrare i ranghi e lavorare come una squadra per un obiettivo comune.



Come detto, Trash Sailors non si dilunga in trame troppo complicate. Ci troviamo in un futuro distopico, in cui il mondo è stato ricoperto dall'acqua e dove di naviga a vista tra i rottami galleggianti. I giocatori interpretano i panni di marinai che, a bordo di una sgangherata zattera, devono uscire da una serie di caotiche aree cercando di non affondare. L'immondizia è la risorsa principale e più preziosa in assoluto a disposizione dei naviganti. Raccogliendo quella giusta si potrà trasformarla in pezzi utili a mantenere la zattera in salute e fare da carburante.



Queste premesse si traducono in un gioco che fa della precisione e della sincronia tra giocatori il suo mantra. Sbagliare una mossa o essere troppo lenti fa la differenza tra vittoria e sconfitta. Sulla nave, comunque, la gestione dei marinai è abbastanza semplice, essendo tutto affidato a un solo tasto. Utilizzandolo è possibile lanciare un rampino per pescare immondizia, riparare parti dell'imbarcazione e attivare il motore. Chi si metterà al timone potrà inoltre virare, per evitare ostacoli che, se colpiti, arrecherebbero danni alla struttura oppure mostri pronti ad attaccarci, come squali robotici e simili. In caso si subiscano eccessivi colpi, si affonderà andando incontro a un game over.



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Insieme siamo più forti



Come nel già citato Overcooked, anche Trash Sailors vanta una campagna composta da vari livelli di difficoltà crescente. Le variabili, come i livelli pazzi, sono abbastanza da non far annoiare eccessivamente i giocatori. Sfortunatamente non si può dire lo stesso del gameplay, che ben presto diventa ripetitivo. Questo anche a causa dell'assenza di variabili di rilievo e nonostante la possibilità di spendere viti (la moneta del gioco) per migliorare permanentemente la zattera. A poco serve anche cambiare personaggio, scegliendo tra quelli disponibili: le abilità cambiano così poco che non si avvertirà differenza.



Il vero punto di forza di Trash Sailors è però la sua componente multiplayer, sia online che offline. Giocare in compagnia degli amici cambierà radicalmente l'esperienza, offrendo momenti di grande divertimento. Riuscire a sincronizzare le proprie azioni con quelle degli altri senza perdere colpi è davvero una missione impegnativa. Nonostante questo, con il giusto gruppo le risate sono assicurate. A rendere l'atmosfera ancora più comica ci pensa poi lo stile del gioco. Trash Sailors è infatti disegnato a mano, con una grafica che ricorda quella dei fumetti satirici o di Beavis and Butt-head. Anche la colonna sonora fa il suo, calando i giocatori in pieno nell'atmosfera.



Tanti punti a favore, quindi, ma anche altri meno positivi. Oltre a una longevità non eccelsa, infatti, Trash Sailors soffre di un grave problema di ottimizzazione dei comandi. Nonostante il team avesse infatti a disposizione un intero controller per gestire le azioni, ha scelto di affidare tutte le interazioni a un singolo tasto. Questo rende sì semplice apprendere come giocare, ma in momenti di caos anche estremamente complesso effettuare la giusta interazione. In un gioco dove la precisione e la rapidità di esecuzione fanno la differenza, è sicuramente un problema da non sottovalutare.



Trofeisticamente parlando: Junk Trophies



A sorpresa, la lista trofei di Trash Sailors include anche uno scintillante Platino. Sfortunatamente, per ottenerlo sarà necessario completare tutti i livelli al 100%. Non basta però, perché i giocatori saranno chiamati anche a cercare le viti sparse per il mondo, completare una serie di richieste di miscellanea a arrivare alla mirabolante somma di cinquecento pezzi di rifiuti raccolti. Mettetevi comodi coi vostri amici, perché per ottenere questo Platino ci sarà da giocare di squadra.




L'articolo Trash Sailors – Recensione Speedrun proviene da PlayStationBit 5.0.

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8 novembre 2022 alle 09:10

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