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Journey to the Savage Planet: Employee of the Month Edition – Recensione

Se la nuova epoca della corsa allo spazio non vi ha stancati, sarete felici di leggere la recensione di Journey to the Savage Planet: Employee of the Month Edition e prendere parte alla prossima spedizione organizzata da 505 Games e da Typhoon Studios, tirata a lucido per gli allocc… Cioè i prodi astronauti pronti a tutto (davvero tutto) per il progresso della Terra.



La partenza non avrebbe allora potuto essere fissata per un altro giorno se non per il 14 febbraio, quando l'amore nei confronti della patria ha investito i territori di PlayStation 5 con un carico di rifornimenti: il DLC Hot Garbage, il supporto ai 60 fps, altre migliorie di stampo tecnico e grafico. Riuscirà la missione a dirsi riuscita a distanza di tre anni dalla precedente? Accendiamo i retro razzi e andiamo all'avventura!



Privilegio spaziale



La curiosità accomuna tutti gli esseri umani e non fanno eccezione gli abitanti plasmati dal team di sviluppo; basterà poi unirla ai misteri che si avvinghiano oltre il pianeta per capire la diffusione di aziende create ad hoc e di cui fa parte il protagonista. In caso non ve lo ricordaste dal nostro rapporto redatto in data stellare marzo 2020, siamo alle dipendenze della Kindred Aerospace, addirittura la “Quarta Migliore Compagnia di Esplorazione Stellare”, come ribadisce a iosa il CEO. L'alter ego è infatti un anonimo esploratore inviato su AR-Y 26 per analizzare, catalogare, conoscere tutti i segreti di questo mondo.



Insomma, ora il canovaccio narrativo, ora le ambizioni di Journey to the Savage Planet non sono state smussate diventando impiegato del mese e anzi, l'inclusione del DLC Hot Garbage incentrato proprio su un pezzo di storia originale ingolosisce l'offerta della rinnovata versione. Anche quest'ultima non mancherà di strappare più di un sorriso con la sua irriverente e sferzante comicità propria di ogni personaggio.




I rischi dell'esploratore



Volendo rifarci a qualcosa di familiare, la filosofia dell'action Adventure edito da 505 Games ricorda No Man's Sky (Hello Games) applicata allo spirito di The Outer Worlds (Obsidian). Il suo core gameplay è composto infatti da fasi di esplorazione e di studio della flora e della fauna aliena con relativa raccolta di dati. La Kindred Aerospace ha fornito appena uno scanner per portare a termine la missione, mentre rampino, armi, jetpack e altro andranno costruiti con una speciale stampante 3D, previo ottenimento di materiali come carbonio (da certe rocce) e silicio (da certi nemici).



Etichettare il gioco come solo FPS sarebbe errato, pur incamerando dinamiche proprie di uno sparatutto in prima persona tra il discreto e il sufficiente, con un sistema di target appena accennato e uno di mira mal gestibile – così come una telecamera non studiata al meglio. Chi non sopporta la solitudine, può andare in avanscoperta con un amico grazie alle due modalità cooperative: la prima, quella classica e la Old Game Minus che comporta un numero limitato di vite e il tempo monitorato. Sconfiggere Teratomo e rimettere in sesto la nave diventerà una questione di sinergie oltre che di vite (virtuali).



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Una nave rimessa a lucido



Le novità in dote a Journey to the Savage Planet: Employee of the Month Edition riguardano in prevalenza l'aspetto tecnico e grafico, come l'introduzione di due opzioni, una per prediligere la risoluzione fino a 4K, l'altra per chi preferisce la fluidità di un gameplay che arrivi a circa 60 fps, con solo dei cali in alcuni momenti in cui si accavallano molti movimenti a schermo. Tanto la natura cross-gen quanto i suoi oltre due anni e la caratura della produzione non permettono di ottenere un risultato encomiabile nemmeno su PlayStation 5, per esempio in termini di texture e conta poligonale, tuttavia i contrasti cromatici molto alti e il design degli ambienti e delle creature riescono a creare un buon compromesso.



In linea con il nome della nuova edizione, il CEO Tweed ci farà compagnia con una serie originale di video tutorial (sempre con lo stile delle VHS), mentre per allontanarci da lui possiamo scoprire le chicche inedite aggiunte alla modalità fotografica. Da segnalare che si tratti in sostanza di un software totalmente distinto, pertanto chi possiede il gioco base potrà sì scaricarlo senza costi aggiuntivi, ma non avrà modo di accedere al suo o ai suoi salvataggi precedenti. La Employee of the Month Edition è scaricabile gratuitamente nel caso si possieda proprio il titolo lanciato nel 2020, tenendo a mente però che sia un'esclusiva per le console di ultima generazione.



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Trofeisticamente parlando: sempre più selvaggio!



Ai cacciatori di trofei possiamo confermare che nessuna modifica sia stata apportata alla conta dei trofei da conquistare per ottenere l'agognato Platino. Dei quarantasei obiettivi totali, alcuni sono legati alla trama, altri a specifiche azioni, tutte piuttosto semplici, come l'utilizzo di uno strumento particolare, subire un game over per la prima volta o portare dei teneri uccelli a una morte certa. In generale non si tratta di un elenco frustrante da spuntare in ogni suo punto e potete leggerlo al completo sul forum di PlayStation Bit.




L'articolo Journey to the Savage Planet: Employee of the Month Edition – Recensione proviene da PlayStationBit 5.0.

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28 febbraio 2023 alle 17:10

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