Knight vs Giant: The Broken Excalibur – Recensione
I roguelite, dopo un periodo di gloria sancito da capolavori come The Binding of Isaac, Enter The Gungeon e altri, hanno visto una nuova impennata di attenzioni dopo l'uscita del magnifico Hades. Cavalcando quest'onda anche case di sviluppo minori hanno provato a creare i loro roguelite e Knight vs Giant: The Broken Excalibur fa parte di questo filone. Gambir Game Studio è uno sviluppatore che in passato si è occupato di giochi mobile e questa è la loro prima prova di sviluppo di un gioco per console e PC. Se volete sapere come sia andata, continuate a leggere la nostra recensione.
Re Artù è l'unico che può salvare il suo regno dal mostro cattivo
Come nelle più classiche delle storie epiche, anche in Knight vs Giant: The Broken Excalibur è presente un eroe senza macchia che deve salvare il suo regno dalla distruzione. Dopo l'attacco di una misteriosa creatura gigante, Camelot è allo sbando e sull'orlo della rovina: tutti i cavalieri sono morti e per salvare il regno Merlino tenta una disperata soluzione. Con un incantesimo mai provato prima tenta di spedire il mostro gigante in un'altra dimensione. Peccato che la magia non funzioni proprio come previsto e, oltre al cattivo, catapulti tutto il regno in questa realtà alternativa.
L'unico incantesimo che viene bene a Merlino è quello della resurrezione e saggiamente sceglie di riportare in vita il migliore tra i cavalieri del regno: re Artù! Spaesato e sgomento per l'accaduto Artù dovrà ricostruire il suo regno partendo dalle sue rovine fumanti e inoltre far fronte alla minaccia del mostro gigante, che è stato portato con tutto il reame in questa nuova dimensione. Inizia così la nostra avventura che ci vedrà lottare con tanti mostri diversi in svariate ambientazioni per arrivare a scontrarci con uno dei tre mini boss. Ma questi sono solamente i tirapiedi del più grande gigante di pietra che è il nostro vero obiettivo.

Ispirarsi ai classici per rivisitare il presente, o forse no…
Come già accennavamo i giochi roguelite hanno ormai una certa storia alle loro spalle e quindi prendere ispirazione dai classici è senza dubbio un buon punto di partenza. Knight vs Giant: The Broken Excalibur lo fa a piene mani e inserisce tutti gli elementi tipici del genere. Purtroppo però non mostra alcuna originalità e si limita a copiare tante cose in bella copia. Il risultato è un discreto prodotto, divertente da giocare ma privo di un'anima propria. La struttura è la classica di questo tipo di giochi, dove numerose run si susseguiranno per permettere al giocatore di imparare dai propri errori e diventare sempre più forte.
Prima di partire per salvare il regno potremo scegliere, nelle fasi iniziali, tra due tipologie di armi, una a corto raggio, mentre l'altra in grado di colpire dalla distanza oltre a un attacco speciale. Durante la partita sbloccheremo la statua di ulteriori compagni della tavola rotonda. Questi ci presteranno le loro armi e ci permetteranno di cambiare il nostro approccio di gioco.
Queste armi saranno potenziabili grazie al fabbro che recluteremo già nelle prime run. Oltre a lui anche altri personaggi verranno in nostro aiuto come la cacciatrice, la bibliotecaria e via dicendo. L'aiuto più strano di cui potremo godere sarà dato da un alieno indigeno di questa dimensione, con le sembianze di Eta Beta. Grazie a lui saremo in grado di ricostruire le strutture del nostro regno e trarne così vari benefici.
Ma altri potenziamenti ci aspettano durante le varie run. Infatti alla fine della maggior parte delle stanze che incontreremo troveremo un altare da cui ricevere una benedizione. Si potrà scegliere tra tre alternative, che ogni volta saranno diverse e ci potranno dare benefici permanenti oppure particolari azioni da attivare con i tasti dorsali. A proposito di comandi la struttura sarà ridotta all'osso: un attacco, una schivata e un attacco speciale. Si aggiungeranno a questi solo le abilità speciali se le sbloccheremo come benedizioni.

Se la base è buona, costruire una torre dritta è facile
Gambir Game Studio è uno studio con molta esperienza alle spalle per quanto riguarda la creazione di videogiochi su mobile. Ha trasferito il proprio know-how in questo nuovo lavoro destinato a PlayStation e PC. Knight vs Giant: The Broken Excalibur ha una bella grafica cartoon (chi ha detto Hades o Rogue Legacy?) fatta con cura e attenzione. Sia Artù che gli avversari sono ben caratterizzati, con dettagli piacevoli da guardare e colori accessi e sgargianti. Anche la fluidità dell'immagine è sempre scorrevole e il frame rate non cala mai.
La colonna sonora sarebbe da rivedere, la musichetta di sottofondo presente è sempre la stessa e anche se piacevole dopo un po' viene a noia. Precisi e responsivi invece sono i comandi, che in questo genere di gioco sappiamo essere una cosa fondamentale. Non è presente la lingua italiana, neppure come sottotitoli. Ma da leggere ci sarà abbastanza poco quindi una rudimentale conoscenza dell'inglese sarà sufficiente per godersi il titolo.
Trofeisticamente parlando: ricostruire un regno non è certo una cosa facile.
Knight vs Giant: The Broken Excalibur ha un elenco trofei piuttosto semplice, ma non per questo sarà facile ottenerne il Platino. Infatti per guadagnarlo dovremo finire il gioco. Il che non sarà un'impresa facile: il livello di sfida infatti è piuttosto alto e la progressione del nostro personaggio molto lenta. Questo potrebbe allungare di molto le tempistiche per l'ottenimento del trofeo tanto desiderato e scoraggiare molti giocatori.
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