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Re.Surs – Recensione Speedrun

Ciò che caratterizza, maggiormente, il mercato videoludico su PC è l'enorme quantità di titoli indie presenti in esso. Anche tramite la piattaforme Steam è possibile notare questi videogiochi che, nella maggior parte dei casi, sono le prime esperienze di sviluppatori in erba che cercano attenzioni con i loro lavori. Re.Surs è tra questi, rimasterizzato per PlayStation 4 da Samustai dopo il lancio su PC. Possono, gli omaggi a Doom, X-Files ed altri titoli cult, salvare l'esperienza generale con questo titolo? Mettetevi comodi, dunque, poiché la nostra recensione svelerà ogni arcano al riguardo.



Una sera a Modern-City



In Re.Surs vestiremo i panni di una detective del paranormale, Jessie Sullivan. La detective, che è una dei migliori membri del RAEA, Re.Surs Anomaly Enforcement Administration, una sera riceverà un criptico messaggio da uno dei suoi superiori, invitandola a raggiungere il Distretto Sociale di Modern-City.



Arrivata sul luogo scoprirà che un'oscura entità, nonché antagonista del gioco, si è introdotta in un edificio del Re.Surs, scatenando il caos, evocando demoni e creature dall'oltretomba, pronte a sacrificare civili per portare al termine un antico rituale. Per evitare l'Apocalisse assoluto, la detective, che durante l'avventura incontrerà altri due personaggi che si uniranno al party per salvare il mondo, dovrà muoversi tra le varie mappe del mondo, compreso l'Underworld, e scoprire tutti i misteri che nasconde la sua stessa agenzia.



Durante il gioco, i giocatori saranno accompagnanti da brevi dialoghi su schermo che, cercheranno, grossomodo, di spiegare i fatti di trama e dare piccoli indizi sugli obiettivi di Jessie Sullivan. “Grossomodo”, come dicevamo, poiché nulla di quello che accade su schermo sarà effettivamente chiaro, e non a causa della sola lingua inglese presente nel gioco, ma perché per colpa del gameplay lineare, tutte le informazioni acquisite non serviranno praticamente a nulla.



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Un omaggio ai titoli che furono?



Re.Surs si colloca, per volere del suo autore, nella categoria degli sparatutto a scorrimento. Durante le fasi di gioco, infatti, il giocatore si ritroverà in piccole aree dove gradualmente si vedranno arrivare molteplici nemici pronti a suonarle di santa ragione alla detective e ai suoi compagni. Normalmente, leggendo il genere del gioco, si potrebbe pensare ai classici Contra e Metal Slug, ma qui l'autore esagera scomodando anche titoli come Doom, che di fatto, con questo gioco, ha davvero poco da spartire.



Le fasi sparatutto di Re.Surs, infatti, saranno una semplice bolgia di pixel, dove solo alcuni sprite ricordano il leggendario sparatutto di Id Software. In questo caos, il giocatore non dovrà fare altro che andare a destra e sinistra per schivare i nemici e sparare, senza ragionare o controllare i potenziamenti, ascoltare le musiche o fare altre cose che possano rendere quantomeno divertente l'unica attività del gioco. Fino alla fine, in alternanza ai dialoghi e alle brevi passeggiate dei protagonisti, si verrà interrotti da queste fasi action senza criterio in cui non bisognerà fare altro che sparare sperando di non morire rapidamente. Non daranno particolari soddisfazioni le boss fight, più originali nella composizione artistica, ma che non rappresentano nessuna vera minaccia nella progressione del titolo.



Non sorprende neanche il lato artistico, che ricorda vagamente McPixel nel lato estetico, senza l'effettiva genialità del caso, mentre dal punto di vista audio troviamo musiche ridondanti e per nulla memorabili che, purtroppo, vi faranno stare col volume più abbassato del previsto.



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Il Platino di Re.Surs



Come tutti gli indie poco curati che si rispettino, Re.Surs presenta un Platino non particolarmente complesso da sbloccare. Molti dei trofei di gioco verranno sbloccati con il normale proseguimento della storia, della durata di circa cinque ore complessive. I trofei restanti, per fortuna non saranno collegati a collezionabili o richieste discutibili, ma solo ad azioni da compiere durante il proseguimento del gioco. Queste comprendono, l'uccisione di un numero non specificato di nemici, che sbloccherete circa a metà gioco, il morire un numero non definito di volte e compiere un'azione specifica. Personalmente non abbiamo capito quale sia, ma di cui ci siamo ritrovati il trofeo in bacheca, dunque bene così. DING!




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21 novembre alle 17:00