Elden Ring Nightreign non è un gioco live service, spiega FromSoftware
Dalla prima presentazione di Elden Ring Nightreign avvenuta durante i Game Awards 2024, si è iniziato a vociferare sul web del fatto che questo ultimo possa configurarsi come un live service (o meglio, game as a service), ovvero un titolo multiplayer online basato sull'innesto continuo e costante di contenuti da parte degli autori.
Nightreign non ha intenzione di seguire le mode del momento, nonostante si tratti di una sfaccettatura diversa del souls-like classico, nella misura cioè di un multiplayer cooperativo. Questa è la tesi sostenuta dal game director Junya Ishizaki in un'intervista pubblicata da PC Gamer, secondo cui si tratta di una questione di progettazione e approcci differenti, che non seguono meccaniche e impostazioni derivate da famosi titoli in ambito online.
Il principale responsabile del sistema di combattimento di Elden Ring sostiene infatti che l'intenzione di FromSoftware sia di proporre qualcosa di diverso, profondamente legato all'universo di Elden Ring, ma con un tipo di esperienza differente. “L'obiettivo era condensare in un'esperienza gli elementi RPG, l'esplorazione, la costruzione del personaggio e il livellamento“, ha spiegato.
“Volevamo che si sentisse come se tutto si unisse e culminasse in una battaglia contro i boss, ma in una forma più concentrata. Per ottenere questo nuovo senso di realizzazione, che non si trova in Elden Ring o nei nostri titoli precedenti, abbiamo pensato di dover aggiungere nuove meccaniche e nuovi elementi al mix” ha continuato Ishizaki.
Non mancano certo delle fonti di ispirazione alla base di Elden Ring Nightreign e gli sviluppatori non lo escludono, ma non si tratterebbe di seguire delle tendenze per cercare di sfruttare il successo raggiunto in altri ambiti: “Abbiamo visto questi elementi interessanti che potevano funzionare bene all'interno del nostro gameplay basato su sessioni multigiocatore“.
Sul fatto che Elden Ring Nightreign non sia considerato un live service vero e proprio, il director ha riferito che “volevamo un gioco che sembrasse un pacchetto completo già dal giorno dell'acquisto, quindi tutto è da sbloccare”, ha spiegato, ovvero una definizione che “non è quello che consideriamo un gioco live service“, anche se stanno considerando l'idea di aggiungere ulteriori contenuti dopo il lancio.
Sulla varietà offerta, Ishizaki ha spiegato: “Volevamo che la mappa stessa fosse un gigantesco dungeon, in modo che i giocatori avessero la possibilità di attraversare ed esplorare in modo diverso ogni volta che giocano. Alla fine del terzo giorno si deve scegliere il boss da affrontare“. Ricordiamo che sono già stati forniti i dettagli per iscriversi al network test di Elden Ring Nightreign.
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