MotoGP 25 – Recensione
Puntuale come ogni anno, anche in questa tornata Milestone onora il suo solito appuntamento con la massima serie motociclistica mondiale. I prototipi della MotoGP, sempre più somiglianti a degli aerei con due sole ruote grazie a tutte quelle appendici aerodinamiche (o, se volete, a delle vetture tipo Formula 1) tornano a far ruggire i loro motori da mille centimetri cubici sulle piste di tutto il mondo. Ma non solo, quest'anno son state introdotte migliorie notevolissime e nuove modalità per vivere l'esperienza ancora più da vicino. Curiosi? Seguiteci nella recensione di MotoGP 25.
Bentornata MotoGP!
Partiamo da un presupposto: Milestone lavora da oltre 10 anni col marchio MotoGP e ha fatto varie sperimentazioni nel corso della sua storia, partendo da una guida molto arcade nel 2013 e arrivando a una simulazione violenta e senza perdono nel capitolo dello scorso anno. Quest'anno le cose non sono molto diverse da un punto di vista fisico, che ha già raggiunto un livello elevatissimo, permettendo di vivere, anche grazie al DualSense, di emozioni e prestazioni degne di un simulatore fatto e finito, seppur limitato all'utilizzo del pad.
Ci sono due principali novità nel capitolo di quest'anno: l'introduzione delle attività collaterali alla pista e la nuova fisica arcade facilmente selezionabile dal menù.
Tra le attività secondarie è possibile inforcare tre tipologie di moto oltre alle “classiche” GP da 350 all'ora: minimoto, motard e flat track. Le minimoto sono esattamente quello che la parola dice, cioè delle riduzioni in scala di moto da corsa, spesso monomarcia o con pochi rapporti, con le quali correre in kartodromi o piste dedicate. Il motard è una moto da cross con le ruote slick e/o stradali, perfettamente adatta ai kartodromi, con grandi potenze e divertimento a tutto tondo, ideali per guidare al limite dell'aderenza disponibile.
Le flat track invece sono moto tipo cross con le ruote semi tassellate se non stradali con caratteristiche molto particolari sia di telaio che di sospensioni, spesso addirittura senza il freno anteriore. Nella variante celebre del Ranch di Valentino Rossi e anche di Milestone si corre in circuiti sterrati tipo crossodromi ma senza salti o dislivelli, ma con una costante: tutto di traverso. Questo aiuta molto a imparare la sensibilità di guida e a sfruttare al massimo le caratteristiche del pilota.
Aiutami a vincere
Come ben sappiamo, le moto da competizione sono brutali, esagerate in tutto, sia nei pesi ridottissimi che nelle potenze estreme dei motori. Si dice che le attuali MotoGP abbiano ben oltre trecento cavalli, anche se nelle schede tecniche disponibili online i produttori rimangono molto vaghi sull'effettiva potenza disponibile, limitandosi a un laconico “oltre 250 cavalli”. Questa potenza, incredibilmente difficile da gestire nella realtà, lo è altrettanto anche nei videogiochi targati Milestone. Provare per credere, impostate la fisica di Pro e togliete tutti gli aiuti, fate qualche giro sulla vostra pista preferita e vedremo quanti voli avrete fatto.
Ne deriva il fatto che gli aiuti siano fondamentali per potersi godere il gioco, sia per un tipo di utenza più casual come moltissimi sono, sia per un pubblico di età più bassa, ad esempio i bambini o semplicemente per chi è alle prime armi. Abbiamo potuto provare in prima persona a far giocare dei bambini con una quantità moderata di aiuti attiva e, oltre alla grande felicità del poter vincere una gara in completa autonomia (cosa non scontata specialmente per bambini molto piccoli) vi è la realizzazione che il lavoro effettuato dagli sviluppatori è stato ottimo.
L'IA neurale analizza il nostro tipo di comportamento in pista e adatta le sue prestazioni permettendoci di trovare una sfida sempre adatta ma mai sopra il nostro livello, così come gli aiuti di frenata, accelerazione e percorrenza curva rendono molto più piacevole l'esperienza generale, permettendo di non sbagliare le staccate, le curve e le accelerazioni, riuscendo a stare almeno in mezzo al gruppo.
Fisica e gameplay ad alti livelli
Come già accennato, è possibile impostare la fisica di gioco su due livelli quando si guida un GP: arcade oppure pro. La modalità arcade smussa tutti gli spigoli della simulazione e attiva alcuni aiuti molto utili per ottenere il massimo dal gioco col minimo sforzo. Al contrario, la modalità pro permette di vivere la simulazione al massimo, come Milestone l'ha concepita. E qui si apre un mondo pieno di highside, scivolate e impennate impreviste, tipiche della violenta erogazione che sono moto con 300 cavalli possono dare.
MotoGP 25 è sviluppato in Unreal Engine 5 e la fisica è sensibilmente differente tra i vari mezzi anche grazie alla potenza del nuovo motore di gioco. Infatti le moto da flat track sono al limite dell'aderenza, praticamente come correre sul ghiaccio, mentre la precisione e l'attenzione richiesta dalle minimoto sono quasi pari alle GP, ma con una potenza esponenzialmente inferiore.
Da zero al tetto del mondo
La carriera è il cuore pulsante del gioco e ci porterà, come nei capitoli precedenti, a partire da rookie con la necessità di farsi un nome fino al vincere il campionato del mondo in MotoGP. Questo passerà attraverso una notevole serie di passaggi che sono sempre più realistici e rispecchianti la realtà. Tra questi la gestione dei rapporti con le persone del team, ma anche con i componenti della squadra – siano questi ingegneri o piloti – e soprattutto con i social.
Grazie a vari meccanismi di ricompensa potremo pilotare lo sviluppo della moto, anche grazie ai test da effettuare in pista ma soprattutto in conseguenza alle riunioni che ci troveremo ad affrontare dopo le gare. Chiaramente migliori saranno i nostri risultati e più probabilità avremo di poter essere un membro di spicco nel team, fino a diventare il primo pilota. Anche le rivalità avranno il loro peso sia in pista che fuori, ma non influiranno direttamente sulla moto, ma lo faranno nel mercato piloti, in cui potremo fare il bello e il cattivo tempo o essere una pedina marginale a seconda del nostro modo di porci.
Grafica e audio: spettacolari
Seppure un miglioramento grafico potrebbe essere teoricamente possibile, specie sui volti e sulle espressioni facciali che risultano sempre un po' troppo finte, la qualità del “core business” del gioco ovvero le moto e le ambientazioni è assolutamente eccezionale. Si tratta senza dubbio del miglior MotoGP disponibile fino a oggi e questo deve essere un motivo di vanto per i ragazzi di Milestone.
L'audio, specialmente con cuffie di un certo livello come le Trust Fayzo, è assolutamente coinvolgente, immersivo e rispecchia perfettamente quello che si sente nei video ufficiali MotoGP, con una qualità eccezionalmente alta e realistica.
Il Platino di MotoGP 25
La lista trofei di MotoGP 25 è come da consuetudine piuttosto semplice, composta da 51 coppe divise in 38 di bronzo, 10 d'argento, due d'oro e uno scintillante Platino. Ottenere quest'ultimo non sarà troppo complicato, anche se l'introduzione della necessità di arrivare sul podio tre volte nelle gare classificate potrebbe essere un problema fastidioso da risolvere. Per il resto, è necessario vincere su ogni pista, vincere i campionati, e trofei di miscellanea come 5 giri consecutivi in prova a tempo senza sbagliare, 25 gare online e poco altro. Un Platino alla portata di tutti.
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