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Date Everything! – Recensione

Date Everything! non è solo un simulatore di appuntamenti, è un esperimento narrativo stravagante, un gioco che si fa beffe delle regole dei generi e si diverte a trasformare qualsiasi oggetto in un potenziale partner sentimentale. Sviluppato da Sassy Chap Games e pubblicato da Team17, questo titolo promette ironia, romanticismo, bizzarria e persino riflessioni sull'identità. L'esperienza è tanto curiosa quanto ricca di contenuti, e ci ha lasciati combattuti tra stupore e incredulità.



Avete gusti romantici strani? Non c'è problema



La premessa è semplice ma folle: siamo una persona qualunque dotata di un paio di occhiali magici chiamati Dateviator, capaci di rendere qualsiasi oggetto dotato di coscienza, personalità e… una voglia matta di socializzare. Da qui inizia la nostra missione: conoscere, conquistare e uscire con oltre cento oggetti diversi, dalle lampade ai frigoriferi, dai materassi alle cassette delle lettere. Ciascuno di questi “personaggi” è dotato di una voce unica, di uno stile grafico personalizzato e di linee di dialogo che riflettono in modo assurdo ma coerente la loro natura.



C'è qualcosa di irresistibilmente affascinante nel flirtare con una macchina per il popcorn che parla come un vecchio saggio del Midwest, o nel cercare di conquistare una sedia da ufficio che vuole solo sentirsi utile. Dietro il tono assurdo si nasconde una riflessione più profonda su come l'identità, l'empatia e la relazione siano concetti molto più ampi di quanto si creda. Nella nostra società, in cui il genere di appartenenza è sempre più fluido, questo gioco porta il concetto all'estremo.



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Visual novel o date sim?



A livello strutturale, Date Everything! è essenzialmente una visual novel estremamente espansa. L'interfaccia è semplice: ci muoviamo in una casa molto colorata, scegliamo con chi parlare, gestiamo il nostro tempo giornaliero e costruiamo delle relazioni sociali di vario tipo. Ogni giornata è divisa in più momenti e ci è permesso interagire con alcuni personaggi prima che il tempo scada. Dopo poco però sparisce l'effetto sorpresa e la routine diventa piuttosto meccanica.



Il cuore del gioco sono i dialoghi. Parliamo di oltre 70.000 linee scritte, tutte doppiate da attori professionisti, tra cui spiccano nomi importanti come Laura Bailey, Ray Chase e Ashley Johnson. Le interpretazioni vocali elevano il materiale e aggiungono spessore anche ai personaggi più surreali, come una porta d'ingresso insicura o una padella da cucina con la sindrome dell'impostore. La recitazione è senza dubbio uno degli aspetti che più risaltano e danno valore a questa produzione.



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È più simpatica la porta di casa o un forno microonde?



Non tutti gli oggetti sono uguali, alcuni personaggi riescono a colpirci con storie profonde, dialoghi brillanti o svolte narrative inaspettate. Altri invece sembrano più piatti o inseriti solo per far numero. Il problema principale è che, a causa della vastissima quantità di interazioni, alcune relazioni diventano prevedibili o addirittura ripetitive, seguendo uno schema identico: approccio, conoscenza, confessione, finale.



La grande quantità di contenuti è quindi una lama a doppio taglio, da un lato offre rigiocabilità, dall'altro rischia di sovraccaricare. Spesso abbiamo sentito il bisogno di skippare le conversazioni già affrontate o non troppo ispirate, ma purtroppo il gioco non consente di saltare i dialoghi già letti, obbligandoci a rileggere sequenze già conosciute. È una scelta strana per un titolo che punta sulla narrazione come pilastro.



Quanto sono belli questi oggetti animati?



Visivamente, Date Everything! adotta uno stile semplice ma funzionale. I personaggi sono rappresentati con una mescolanza di disegni 2D, effetti digitali e piccole animazioni che riflettono bene la loro personalità. L'interfaccia è leggibile, l'estetica coerente con il tono umoristico. Il design audio, oltre al doppiaggio, è ricco di suoni ambientali buffi e musichette rilassanti che non disturbano mai. Anche sul lato tecnico non abbiamo rimostranze da fare, Sassy Chap Games ha fatto un buon lavoro e non abbiamo riscontrato problemi o bug vari. Tutto fila liscio e nessuno ci ha messo i bastoni tra le ruote nella nostra ricerca dell'amore “alternativo”.



Inoltre abbiamo apprezzato che il gioco includa anche un sistema di contenuti “safe”, che permette di filtrare determinate tematiche delicate attraverso un menu dedicato. È un dettaglio di cura che va apprezzato, soprattutto in un gioco che affronta anche ansia, identità queer, abbandono e autodeterminazione, seppur in modo surreale e leggero. Vi ricordiamo che il gioco è solo in inglese quindi dovrete conoscere abbastanza bene la lingua per immergervi completamente e capire a fondo gli argomenti trattati.



Trofeisticamente parlando: distribuite tanto amore a tutti



Conquistare il trofeo di Platino di Date Everything! sarà una lunga impresa d'amore e sopratutto di lettura. Infatti dovremo ottenere tutti i finali legati a amore, amicizia ed odio, ciò significa che potrebbe non bastare una singola run. Inoltre i dialoghi non si possono saltare e ciò renderà molto lente le run. Se volete imbarcarvi in questa prova non dimenticate di leggere l'elenco completo dei trofei presente sul nostro forum.




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13 luglio alle 17:10

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