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Flame Keeper – Recensione Speedrun

Scoprite cosa può fare un piccolo tizzone nella nostra recensione Speedrun di Flame Keeper. Il titolo di Kautki Cave, team supportato da Untold Tales, punta a offrire agli appassionati di roguelite un'esperienza decisamente particolare. Toni cupi, che contrastano con la nostra ardente personalità, inserite in un titolo che punta su meccaniche classiche ma decisamente consolidate.



Burn Lady Burn



Creare un roguelike innovativo è una sfida decisamente impegnativa. Ne sanno qualcosa opere come Hades e Returnal, in grado di proporre formule uniche che li hanno trasformati in veri e propri capolavori. Attorno a quelli che sono divenuti capisaldi del genere, però, abbiamo tutta una serie di prodotti indipendenti desiderosi di farsi notare e di scaldare il cuore dei giocatori. E proprio il calore è il tema principale di Flame Keeper, titolo nel quale vestiremo i panni di Ignis, uno speciale pezzo di carbone incaricato di liberare il mondo di Orbis, recentemente invaso dalle forze del male.



Aiutati da una strana tribù, dovremo esplorare ambienti ostili per riaccendere i sacri falò, recuperando nel contempo risorse per migliorare il villaggio e ottenere l'accesso a nuovi poteri e abilità. La trama, come è facile dedurre, è tutt'altro che innovativa: una raccolta di cliché volti a lanciarsi in livelli di difficoltà crescente. Piacevoli le scene d'intermezzo che ci raccontano le vicende, ma tutto sa di già visto nonostante la particolarità del protagonista. Il cuore dell'avventura non è però rappresentato dalla narrazione, quanto piuttosto dal gameplay. Flame Keeper si rivela un roguelite dalle meccaniche molto basilari, ma non per questo da sottovalutare.



Un breve tutorial ci spiegherà che nei livelli che affronteremo l'obiettivo è quello di investire parte della nostra salute per riaccendere i falò. Potremo raccogliere frammenti roventi per rigenerarci, così da fornire ulteriore calore alle braci fino alla completa accessione. Nel mentre, otterremo anche potenziamenti che ci renderanno più efficaci in combattimento e nuovi poteri da sfruttare. I tre livelli di difficoltà permettono di modulare la sfida sulla base delle nostre abilità, anche se i veterani non faranno mai troppa fatica a sopravvivere.



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Il gameplay di Flame Keeper



Il povero Ignis si troverà, suo malgrado, lanciato in schemi sempre più complessi. Questi vengono presentati con una visuale isometrica e toni cupi e scuri, ravvivati solo dal giallo delle braci e da alcuni effetti speciali. Ci potremo spostare in vari scenari, affrontando sempre una sequenza di aree completate da un boss finale. Ogni area include tre schemi, di cui due classici e uno di sopravvivenza. Nei primi dovremo semplicemente dare energia al falò evitando di soccombere ai nemici. Dovremo anche esplorare l'ambiente per trovare pietre necessarie a migliorare le braci, così da completare il livello. Nella sopravvivenza dovremo invece resistere per 5 minuti a varie ondate di nemici.



I boss rappresentano la sfida più interessante. Sarà necessario memorizzarne i pattern d'attacco e studiare bene le proprie mosse. Nulla di drammatico, ovviamente, ma un piacevole intermezzo tra i livelli. Questo anche perché Flame Keeper non offre grande varietà nella sua proposta, rimanendo quasi sempre fedele alla sua linea principale. I nemici tenderanno a essere molto ripetitivi, così come le richieste. A poco serve il villaggio, in cui potremo sì potenziarci ma in maniera mai coinvolgente e sempre fine a sé stessa. Spendere risorse è utile per essere sempre più efficaci in combattimento, ma qualcosa di tangibile sembra sempre mancare.



Dove il gioco brilla è sicuramente sotto l'aspetto grafico. Il design del protagonista e dei mostri è davvero piacevole, così come gli effetti di luce del fuoco. In questo, si notano gli sforzi di Kautki Cave per dare a Flame Keeper una sua identità, svincolandosi da quei titoli che sanno di già visto. Buona anche la colonna sonora, che accompagna i giocatori durante l'avventura senza mai dare fastidio o venire a noia. Discreta anche la longevità: per arrivare ai titoli di coda saranno necessarie una decina di ore circa, riducibili se siete grandi esperti del genere.



Il Platino (che non c'è) di Flame Keeper



Nonostante il prezzo contenuto, ci saremmo aspettati che la lista di Flame Keeper includesse una scintillante coppa di Platino. I cacciatori però rimarranno delusi, dovendosi accontentare di soli 20 trofei, tra cui però 7 di scintillante oro. Alcuni saranno incredibilmente semplici da sbloccare, come quello che vi chiederà di cadere 10 volte dal bordo della mappa. Altri invece vi obbligheranno a sforzi importanti, anche se curiosamente non saranno presenti coppe legate alla storia. Punterete lo stesso a questo rovente 100%?




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31 luglio alle 17:10

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